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La Redazione

APPROVATO IL MAXI-EMENDAMENTO: RIFORMA FORMAZIONE INIZIALE E RECLUTAMENTO

La scheda riassuntiva di FLC CGIL sulle novità del Decreto 36


Il Parlamento, in sede di conversione in Legge del DL 36/2022, ha approvato il maxi-emendamento che ha introdotto diverse innovazioni sul testo originario in materia di percorsi abilitanti e concorsi.

Analizziamo le principali novità.

Confermato l’impianto del sistema di reclutamento, strutturato in 3 step
  1. percorso abilitante di formazione iniziale di 60 CFU/CFA, con prova scritta e prova orale con lezione simulata

  2. concorso nazionale, indetto su base regionale o interregionale con prova scritta, orale e valutazione dei titoli

  3. un periodo di prova in servizio di durata annuale con test finale e valutazione conclusiva.

1 ) Percorsi Abilitanti

Cosa viene confermato

L’impostazione dei percorsi abilitanti di formazione iniziale con 60 CFU/CFA, di cui 20 per tirocinio diretto/indiretto. I dettagli saranno definiti nel Decreto del Presidente del Consiglio da emanare entro luglio 2022.

I CFU/CFA della formazione iniziale saranno aggiuntivi rispetto a quelli della laurea.

Abilitazione per docenti specializzati nel sostegno o abilitati su altro grado/classe di concorso: potranno conseguire l’abilitazione attraverso percorso di 30 CFU/CFA di cui 20 CFU/CFA di metodologie e tecnologie didattiche applicate alle discipline e 10 CFU/CFA di tirocinio diretto. Oneri a carico dei partecipanti.

Cosa cambia

  • Ripartizione crediti formativi: almeno 10 CFU saranno di area pedagogica

  • Riconoscimento dei 24 CFU nel percorso, fermo restando l’obbligo di almeno 10 CFU/CFA di tirocinio diretto

  • Erogazione dei corsi con modalità convenzionali (in presenza) e frequenza obbligatoria: solo il 20% delle attività, ad esclusione di tirocini e laboratori, potrà prevedere modalità telematiche. Ogni CFU/CFA di tirocinio corrisponde a 12 ore in classe.

  • Accesso dopo la triennale: si potrà accedere dopo la laurea magistrale o durante la frequenza della magistrale stessa. Per chi è iscritto al corso di laurea magistrale a ciclo unico servono almeno 180 CFU. All’esame di abilitazione si accede comunque dopo il conseguimento della laurea magistrale o del diploma AFAM di II livello.

  • Riserva di posti: nei primi tre cicli dei percorsi abilitanti ci sarà una riserva di posti (da quantificare) per i docenti che hanno un contratto in essere nella relativa classe di concorso presso scuola statale, paritaria e IeFP.

  • Costi per il Tutoraggio: i fondi per pagare i tutor verranno presi nella misura di 16,6 milioni per il 2022, 50 milioni per il 2023, 31 milioni per il 2024 da un Fondo per interventi strutturali di natura economica e decurtati da quelli della Card Docente a partire dal 2024 in poi, nella misura di 19 milioni dal 2024 e 50 milioni dal 2025 in poi.

  • Prova finale percorso abilitante: confermata prova scritta e lezione simulata. La novità riguarda la prova scritta, che sarà costituita da un’analisi critica del tirocinio scolastico effettuato durante il percorso.

  • Oneri dei corsi: confermato che saranno a carico dei partecipanti, ma il DPCM di luglio 2022 definirà i costi massimi.

  • Nuova revisione classi di concorso: entro 1 anno ci sarà la revisione (con razionalizzazione e accorpamento) delle classi di concorso.

2) Concorso per l'assunzione a tempo indeterminato

Cosa viene confermato

Il concorso nazionale è indetto su base regionale, a regime vi si accede dopo il conseguimento dell’abilitazione ed è bandito con cadenza annuale.

Requisiti di accesso posti comuni: titolo di accesso alla classe di concorso + abilitazione.

Requisiti posti di sostegno: specializzazione nel sostegno didattico

La prova orale: verificherà oltre a competenze disciplinari anche competenze didattiche e l’attitudine all’insegnamento, anche attraverso un test specifico

L’accesso senza abilitazione per i docenti con 3 anni di servizio negli ultimi 5 presso le scuole statali. Confermato il resto del percorso: contratto a TD al 31 agosto; acquisizione dei 30 CFU/CFA di formazione iniziale con oneri a proprio carico; conclusione del percorso abilitante con esame scritto + lezione simulata; stipula del contratto a TI. Seguirà periodo di prova, con test finale e valutazione da parte del dirigente scolastico.

Fase transitoria: Sino al 31 dicembre 2024 saranno ammessi al concorso per i posti comuni coloro che abbiano conseguito almeno 30 CFU/CFA del percorso di formazione iniziale, a condizione che parte dei crediti siano di tirocinio diretto. I vincitori stipulano un contratto a TD, completano il percorso universitario e accademico di formazione iniziale di ulteriori 30 CFU con oneri a proprio carico. Superata la prova finale abilitante (esame scritto + lezione simulata) i docenti ottengono il contratto a TI e sono sottoposti al periodo annuale di prova in servizio, il cui positivo superamento determina l’effettiva immissione in ruolo.

Cosa cambia

Le graduatorie del concorso ordinario (e del concorso ordinario STEM 2021) saranno integrate con gli idonei che hanno superato le prove.

Precari che accedono al concorso senza abilitazione: dei 3 anni di servizio richiesti almeno 1 deve essere stato svolto nella specifica classe di concorso.

Costi massimi del percorso formativo da 30 CFU/CFA: saranno definiti dal DPCM da emanare entro luglio 2022

Domande a risposta aperta per i concorsi banditi fino al 31 dicembre 2014. I quesiti verteranno su conoscenze disciplinari, didattiche, metodologiche, lingua inglese e informatica e vi accederanno i docenti che avranno superato una prova preselettiva.

Accesso al concorso con i 24 CFU: coloro che abbiano conseguito entro il 31 dicembre 2022 i 24 CFU potranno accedere ai concorsi fino al 31 dicembre 2024 (tutto il resto del percorso è uguale a chi accede con 30 CFU/CFA).

Fase transitoria sostegno: fino al 31 dicembre 2024 accedono nei limiti della riserva di posti stabilita dal Decreto del Presidente del Consiglio da emanare entro il 31 luglio 2022 i docenti, anche di ruolo, che abbiano svolto 3 anni di servizio su sostegno negli ultimi 5 e siano in possesso dell’abilitazione. I corsi sono svolti con modalità convenzionale in presenza. Al massimo il 20% delle attività, ad esclusione di tirocini e laboratori, può essere erogato con modalità telematica.

Nuove procedure sostegno: fino al 31 dicembre 2025 in caso di esaurimento delle graduatorie concorsuali e in subordine rispetto alla call-veloce per i posti di sostegno possono essere indette specifiche procedure concorsuali regionali, di cui il Ministero definirà le caratteristiche. Le graduatorie di questa procedura sono integrate ogni 2 anni e coloro che vi sono inseriti aggiornano il punteggio.

3) Periodo di prova e test finale

Conferme

Il periodo di prova ha durata annuale, per superarlo occorre avere prestato almeno 180 giorni di servizio e 120 di attività didattiche. È previsto un test finale e la valutazione del dirigente scolastico, sentito il comitato per la valutazione. In caso di mancato superamento del test finale o di valutazione negativa c’è un secondo periodo di prova, non rinnovabile.

Insegnanti precari di religione cattolica, le novità

Contestualmente al concorso ordinario il Ministero potrà bandire una procedura straordinaria riservata ai docenti di religione cattolica in possesso del titolo previsto dal DPR 175/2012, dell’idoneità rilasciata dall’ordinario diocesano competente e che abbiano svolto almeno 36 mesi di servizio nelle scuole statali. Alla procedura straordinaria è assegnato il 50% dei posti vacanti e disponibili per il triennio 2022/2023-2024/2025 e per gli anni successivi sino a totale esaurimento di ciascuna graduatoria di merito. Modalità di svolgimento della prova orale didattico-metodologica e dei titoli saranno stabiliti con decreto del Ministro dell’istruzione.

Commento di FLC CGIL
  1. Accogliamo con favore la possibilità di una riserva di posti per l’accesso all’abilitazione per i precari

  2. Lo stesso vale per la procedura straordinaria per i precari di religione cattolica

  3. Esprimiamo soddisfazione per l’inserimento in graduatoria degli idonei del concorso ordinario

  4. Positiva la fase transitoria su sostegno, ma andrebbero inclusi i precari non abilitati

  5. Positivo anche che i corsi abilitanti vengano erogati prevalentemente in presenza, in maniera da garantire qualità alla formazione iniziale

  6. Bene che si acceda ai percorsi abilitanti dopo la triennale, anche se per noi sarebbe stato meglio dopo la magistrale

  7. Positivo che si confermi l’accesso ai percorsi abilitanti semplificati per gli specializzati e i docenti che voglio acquisire ulteriore abilitazione (compresi ingabbiati).

  8. Manca una semplificazione del concorso per chi ha maturato 3 anni di servizio

  9. Negativo che rimangano troppe prove che si ripetono inutilmente: prove di accesso e uscita dei percorsi abilitanti, concorso, e test finale dell’anno di prova. Un percorso a ostacoli.

di VALENTINA ZIN



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