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CARO-ENERGIA A SCUOLA: “BISOGNA CAMBIARE ATTEGGIAMENTO SUL FRONTE AMBIENTALE”


Continua ad essere al centro del ciclone la questione della settimana corta a scuola per far fronte al caro-energia.

Di settimana corta non se n'è "mai parlato in Consiglio dei ministri - ha spiegato il ministro Patrizio Bianchi ai microfoni di Sky TG 24 - ma io la considero se sta dentro un piano didattico e non per risparmi energetici".

La "settimana corta è importante se sta dentro al piano didattico e non come misura di risparmio energetico. Deve tornare centrale la funzione didattica della scuola".

"La scuola non si tira indietro, ma non bisogna partire da lei. L'intero Paese deve cambiare atteggiamento" sul fronte ambientale. E ha ricordato: "Sulle emergenze la scuola non deve pagare per prima".

"Le scuole nella loro autonomia possono parlarne, ma non in chiave di risparmio energetico, se questa è una possibilità che permette di ragionare sulla scuola, sul tempo scuola non come risposta emergenziale, ma come scelta didattica. È nell'autonomia delle scuole". ha concluso il Ministro.


Per lo Snals Confsal, “si tratta di una questione mal posta. La flessibilità didattica può e deve avere solo ragioni didattico-educative e in nessun caso può diventare uno strumento per ridurre i consumi di energia. È paradossale che dopo le assicurazioni ministeriali sulla didattica in presenza anche con casi positivi in classe, si prenda in considerazione la possibilità di far pagare alle scuole, agli alunni e al loro diritto all’apprendimento l’incapacità del governo di trovare soluzioni coraggiose per tagliare sprechi e inefficienze”.


di VALENTINA ZIN


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