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La Redazione

CORONAVIRUS, CASI IN AUMENTO: POSSIBILE REINTRODUZIONE DELLE MASCHERINE?


A partire dal primo giorno del mese corrente è cessato praticamente ovunque l’obbligo di utilizzo della mascherina, l’unica eccezione riguarda le strutture sanitarie il quale accesso resta consentito solamente mediante l’utilizzo del dispositivo di sicurezza fino al 31 ottobre 2022.

A causa del continuo aumento di casi Covid si inizia a vociferare della stesura di una possibile circolare, da parte del Ministero della Salute, per reintrodurre le mascherina; ma al momento non c’è nulla di certo.


Sia nell'ambito della sanità che in quello della politica molti si dicono a favore di una nuova introduzione della mascherina per salvaguardare la salute dei cittadini ed evitare un peggioramento epidemiologico.

Tra questi vi è Cesare Cislaghi, ex presidente dell’Associazione italiana di epidemiologia, che dichiara: “Ci si deve chiedere se sia veramente saggia e corretta la scelta del governo uscente di non far nulla e di non rinnovare neppure l'obbligo delle mascherine se non negli ambienti sanitari”. “Speriamo – ha aggiunto - che il governo entrante ci ripensi, ma le dichiarazioni di alcuni nuovi eletti ci fanno temere il contrario".


Anche alcuni presidenti di regione si dichiarano favorevoli: “Guardiamo con attenzione al non utilizzo delle mascherine sui mezzi di trasporto, perché questa è una scelta forte”, dichiara il governatore del Piemonte, Alberto Cirio. "La mancanza della protezione mi preoccupa, perché sono luoghi di assembramento senza possibilità di avere aerazione degli spazi. Se però il nostro Istituto Superiore di Sanità e il nostro Ministero hanno ritenuto che ci fossero le condizioni per farlo, bisogna avere fiducia. E con fiducia bisogna accettare le decisioni sia quando sono in termini restrittivi sia quando sono estensivi. Evidentemente monitorando costantemente”.


Anche i pediatri hanno lanciato l’allarme: “Nell’ultimo periodo, con il miglioramento dell’andamento della pandemia, c’è stata una disattenzione; al contrario, è necessario mantenere ancora alto il livello di allerta e puntare ad una vaccinazione massiva anche a livello pediatrico”, dichiara Annamaria Staiano, presidente della Società italiana di pediatria. CLICCA QUI PER APPROFONDIRE L’ARGOMENTO


di VALENTINA ZIN

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