È stato dato il via, in tutta Italia, alle attività didattiche per l’anno scolastico 2022-23. Un inizio “diverso” che fa respirare un’aria di normalità dopo due anni di pandemia.
Per quest’anno, nonostante il numero dei contagi, è stato deciso di accantonare la mascherina e di togliere l’obbligo del distanziamento interpersonale: gli studenti hanno fatto il loro ingresso senza dover rispettare alcune misure per contrastare la diffusione del virus.
Nonostante ciò, alcune regioni italiane si sono già trovate a dover fare i conti con i primi casi di positività all'interno degli istituti scolastici.
L'utilizzo della mascherina a scuola resta una libera scelta da parte degli studenti, docenti e personale scolastico. Resta obbligatoria per:
Bambini e studenti con sintomi respiratori di lieve entità ed in buone condizioni generali che non presentano febbre;
personale scolastico a rischio e alunni a rischio (I e II ciclo). In questo caso la mascherina è la FfP2 e la fornitura è carico della scuola, su indicazione del medico competente;
In regime di autosorveglianza in caso di contatti stretti per 10 giorni.
A partire da domani, 1 ottobre, decadranno quasi tutte le misure di restrizione introdotte per fronteggiare la pandemia.
Non sarà più obbligatorio indossare la mascherina per accedere a bus, treni, e metro.
Il Ministro Speranza ha firmato l'ordinanza che proroga fino alla fine del mese di ottobre l’utilizzo delle mascherine all’interno delle strutture sanitarie, socio-sanitarie e socio-assistenziali, incluse le strutture di ospitalità e lungodegenza, RSA, gli hospice, le strutture riabilitative, le strutture residenziali per anziani, anche non autosufficienti.
di VALENTINA ZIN
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