La disgrafia è un disturbo di apprendimento della scrittura di parole e numeri, che si manifesta soprattutto nei bambini. Si tratta di un disturbo riconoscibile soprattutto dai testi scritti in maniera disordinata e illeggibili.
I segnali critici dei disturbi della disgrafia possono essere i seguenti:
il bambino mostra fatica e lentezza nello scrivere;
i caratteri di una parola mostrano grandezze diverse;
i caratteri di una parola sono disallineati rispetto al foglio;
il bambino fa eccessiva pressione sul foglio;
alcune parole sembrano compresse, con lettere molto ravvicinate, mentre altre si allungano esageratamente, con lettere distanti, in un procedere poco fluido, a scatti e interruzioni.
Gli strumenti compensativi sono strumenti didattici e tecnologici che sostituiscono o facilitano la prestazione richiesta nell’abilità deficitaria, e fra i più conosciuti ci sono:
la sintesi vocale, che trasforma un compito di lettura in un compito di ascolto;
il registratore, che consente all’alunno o allo studente di non scrivere gli appunti della lezione;
i programmi di video scrittura con correttore ortografico, che permettono la produzione di testi sufficientemente corretti senza l’affaticamento della rilettura e della contestuale correzione degli errori;
la calcolatrice, che facilita le operazioni di calcolo;
altri strumenti tecnologicamente meno evoluti quali tabelle, formulari, mappe concettuali, etc.
Inoltre, l'insegnante, nei confronti dell’alunno che presenta maggiori difficoltà, deve predisporre un piano didattico personalizzato e deve indicare da quali compiti lo studente viene dispensato.
di CLAUDIO CASTAGNA
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