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La Redazione

IERI, 16 DICEMBRE, SI È SVOLTA LA CONFERENZA “ERASMUS+IN LAZIO”

Durante l’ evento sono state presentate esperienze di successo realizzate nel Programma “Erasmus +nel Lazio”


A Roma, presso il Centro Congressi “Auditorium Antonianum”, ieri 16 dicembre, si è svolta la conferenza “Erasmus+ in Lazio: percorsi di inclusione, cittadinanza, sostenibilità ambientale e innovazione digitale”, organizzata dall'Agenzia nazionale Erasmus+ Indire e dalla Regione Lazio.


Durante l’ evento sono state presentate esperienze di successo realizzate nel Programma “Erasmus +nel Lazio”, con la finalità di stimolare la conoscenza dei rei risultati del Programma in occasione del 35° anniversario.


La presidente di Indire, Cristina Grieco, ha dichiarato: “Come Agenzia nazionale Erasmus accogliamo con grande piacere l'invito della Regione Lazio a diffondere le buone pratiche e i risultati dei progetti Erasmus+ realizzati da scuole, università e centri per l'educazione degli adulti presenti sul territorio. L'obiettivo è parlare direttamente ai tanti giovani e docenti presenti oggi all'incontro e collegati online, sui temi prioritari per la Commissione europea quali l'inclusione sociale, la sostenibilità, l'innovazione digitale e la cittadinanza europea, su tutti i settori del Programma. Erasmus è una storia di grande successo, scritta da quasi 13 milioni di cittadini europei, che abbraccia tutte le età e vede l'Italia tra i maggiori beneficiari e tra i protagonisti in Europa”.


Mentre l’ assessore al Lavoro e Nuovi Diritti, Formazione, Scuola, Politiche per ricostruzione personale, Claudio Di Bernardino ha dichiarato: “Con Erasmus Plus parliamo ai giovani del Lazio, alle scuole e agli insegnanti per promuovere un'istruzione e una formazione inclusiva e di alta qualità. Vogliamo incoraggiare la mobilità giovanile in Europa, lo scambio culturale, la creazione di una rete di conoscenze, l'importanza di andare oltre i propri confini territoriali e scoprire realtà è cultura diverse. Un bagaglio di esperienza, formazione di nuove competenze, anche linguistiche, che sono spendibili nel mercato del lavoro”.


di ISABELLA CASTAGNA

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