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La Redazione

Il “RAPPORTO SULLO STATO DEI DIRITTI” GIUNGE ALLA SUA IX EDIZIONE

Il rapporto mette in evidenza gli arretramenti relativi ai diritti


È giunta alla sua IX edizione “Il rapporto sullo stato dei diritti 2022” che fa conoscere a che punto è l’ Italia sui diritti. Il rapporto è stato presentato presso la Camera dei deputati da “ A Buon Diritto”, onlus diretta da Valentina Calderone, presieduta da Luigi Manconi.



Il rapporto riporta le novità normative ed inoltre mette in evidenza gli arretramenti relativi ai diritti, quali la libertà di espressione e di informazione alla condizione di profughi e richiedenti asilo, la salute e la libertà terapeutica, poi l’autodeterminazione femminile, l’istruzione, il lavoro, le persone e la disabilità, il pluralismo religioso, i minori e il diritto abitativo.


La disuguaglianza dipende dall’ accesso all’ istruzione, secondo il “ Rapporto sullo stato dei diritti 2022”, il tasso di occupazione dei giovani è in diminuzione, attualmente l’ Italia è penultima tra i Paesi dell’ Unione Europea per quanto riguarda l’ occupabilità dei giovani una volta conclusi gli studi.

Uno dei fattori determinanti nel rendimento scolastico è la classe sociale di appartenenza. Il fatto di aver tolto la scuola come luogo fisico durante il lockdown ha enormemente penalizzato chi vive in una condizione di svantaggio.


Vi sono due tipi di dispersione scolastica:


Per quanto riguarda la dispersione scolastica esplicita, cioè i ragazzi tra i 18 e i 24 anni che hanno abbandonato la scuola dopo aver conseguito la terza media, l’Italia non ha raggiunto neppure l’obiettivo fissato per il 2020 (10%), nonostante ci siano stati miglioramenti negli ultimi anni, infatti si è passati dal 19% del 2009 al 13,5% del 2019. A permanere anche la dispersione implicita, infatti il 9,5% degli studenti termina la Scuola secondaria di secondo grado con competenze di base decisamente inadeguate.


di ISABELLA CASTAGNA

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