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La Redazione

INSEGNAMENTO RELIGIONE CATTOLICA: ENTRO IL 2023 I BANDI DEI CONCORSI

Ieri 17 febbraio incontro tra il Ministero dell’ istruzione e i sindacati


Ieri 17 febbraio, si è svolto l’ incontro con il MIM per discutere sulle procedure concorsuali dei docenti di religione dell’ infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado, nello specifico le organizzazioni sindacali hanno chiesto informazioni in merito al bando di concorso ordinario e di quello straordinario per l’ insegnamento della religione cattolica.


Tra le organizzazioni sindacali anche l’ ANIEF:


Oggi c’è stata una riunione, convocata dall’Ufficio del Dipartimento per il sistema educativo di istruzione e formazione della Direzione Generale per il personale scolastico – Ufficio IV - Ministero dell’Istruzione con i rappresentanti sindacali, sulle procedure concorsuali IRC. Per ANIEF presenti Alessandro Manfridi, referente nazionale ANIEF IRC, Giuseppe Fusco, ANIEF IRC, Chiara Cozzetto, Segretaria generale ANIEF, Stefano Cavallini, Presidente ANIEF Campania.


ANIEF ha chiesto che le prove inerenti al concorso straordinario siano semplificate, così come disposto per il concorso riservato per l’infanzia e primaria, DM 17 ottobre 2018; di conseguenza dopo il colloquio orale della procedura straordinaria i colleghi interessati dovrebbero tutti essere riconosciuti idonei per l’ingresso nei ruoli.

Per quel che riguarda i posti da mettere al bando, pur se i 5116 posti previsti dal DPCM del 20 luglio 2021 secondo quanto pubblicato in GU il 28 settembre 2021 sono evidentemente stati ricalcolati, ANIEF chiede che siano rivisti, perché oltre ai posti liberatisi secondo l’ultimo decreto organico IRC 2022-2023 bisogna calcolare nel dettaglio i posti vacanti e disponibili per il triennio 2023/24 - 2024/25 - 2025/26.


Viene inoltre chiesta contezza sulle tempistiche delle procedure concorsuali che non devono necessariamente essere contemporanee.

Il sindacato rappresentativo ha ribadito che è necessaria una risposta forte per risolvere la problematica dei contratti a tempo determinato dei quali la categoria degli insegnanti di religione costituisce il quadro di precariato più numeroso fra i docenti della scuola italiana, trattandosi di due insegnanti su tre che a livello nazionale risultano non avere un contratto a tempo indeterminato.


di ISABELLA CASTAGNA

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