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LA MINISTRA CALDERONE:”TROPPI I RISCHI CON L’ ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO”

È dal 2015 che l’ Anief si batte per questo


“Bisogna rivedere il sistema di alternanza scuola-lavoro formando i giovani sulla sicurezza del lavoro, perché non è più tollerabile assistere alla morte di giovani studenti in formazione. La formazione sui banchi di scuola è fondamentale”: lo ha detto oggi pomeriggio, in apertura del tavolo con le parti sociali, Marina Elvira Calderone, nuova ministra del Lavoro e delle Politiche Sociali, nell’indicare le priorità del programma di azione per la legislatura.

Il sindacato ha apprezzato le dichiarazioni della ministra del Lavoro: “Anief sostiene questo dall'approvazione della Legge 107/15, la Buona Scuola, che ha aumentato a dismisura stage ed esperienze degli studenti in azienda, senza assicurare un incentivo altrettanto importante sul fronte della sicurezza e per prevenire ed evitare incidenti sul lavoro. Su questo tema, dopo aver incontrato anche ieri il ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, siamo pronti al confronto, per realizzare una revisione profonda del Pcto, perché vogliamo una scuola giusta ma anche più sicura”.

Oggi Marcello Pacifico, quale segretario confederale, ha fatto parte della delegazione della Confederazione rappresentativa Cisal rappresentata dal segretario generale Francesco Cavallaro, per parlare delle priorità sul lavoro in Italia. Nell'occasione, Anief ha fatto il punto per elencare le priorità sulla scuola, certamente sulla sicurezza: la revisione delle norme sull'alternanza scuola lavoro; la ricostruzione degli edifici a rischio sismico; la ventilazione meccanica nelle aule scolastiche; il riconoscimento del burnout tra i dipendenti della scuola.

Altri punti che necessitano una revisione sono quelli sul Rapporto di Lavoro: in particolare, la lotta contro la precarietà e la stabilizzazione degli organici con la parità di trattamento giuridica ed economica tra personale a tempo determinato e indeterminato; la definizione di regole chiare contrattuali, come ad esempio il diritto alla disconnessione e alla tutela della salute nel lavoro a distanza; la fissazione di un salario minimo nel pubblico impiego ancorato all'inflazione, insieme a un salario minimo nel rispetto della direttiva comunitaria.

Infine, a proposito delle pensioni, il giovane sindacato chiede una finestra specifica per il personale scolastico; il riscatto gratuito degli anni di formazione universitaria; il riconoscimento della fragilità anche per l'insegnamento nella scuola secondaria di primo e secondo grado.


di ISABELLA CASTAGNA


 
 
 

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