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La Redazione

MOBILITÀ 2023- 2024: QUALI TITOLI CULTURALI VANNO DICHIARATI ?

L’ accordo per la mobilità 2023-2024 probabilmente verrà firmato a gennaio

A gennaio, probabilmente verrà firmato l’ accordo per la mobilità 2023- 2024. Si tratta di un accordo”ponte” valido soltanto per il 2023- 2024. La mobilità territoriale è intesa come classico trasferimento su un’ altra scuola del territorio nazionale, da una scuola della stessa provincia, dello stesso comune, dello stesso distretto, rimanendo nella stessa classe di concorso di titolarità.


Quali sono i titoli culturali da dichiarare per la prossima mobilità ?


Oltre ai 12 punti del concorso ordinario e eventualmente ai 3 punti (uno per anno scolastico) per avere fatto, negli anni 1998/1999, 1999/2000, 2000/2001, gli esami di Stato in qualità di presidente di commissione o di componente esterno o di componente interno, compresa l’attività svolta dal docente di sostegno all’alunno disabile che sostiene l’esame, sono cumulabili al massimo altri 10 punti. Si potranno quindi accumulare al massimo 25 punti di titoli culturali.


Nella mobilità territoriale per il dottorato di ricerca vengono attribuiti 5 punti e se ne valuta solo uno, mentre per ogni diploma di laurea, di durata almeno quadriennale conseguito, oltre al titolo di studio attualmente necessario per l’accesso al ruolo di appartenenza,

vengono attribuiti 5 punti.


Tra i titoli generali c’è anche il Corso di Perfezionamento CLIL per l’insegnamento di una disciplina non linguistica in lingua straniera per il quale vengono attribuiti punti 1, a condizione però che il docente sia in possesso di certificazione di Livello C1 del QCER (art. 4 comma 2), abbia frequentato il corso metodologico ed abbia sostenuto la prova finale.


Sono invece attribuiti punti 0,5 ai docenti non in possesso di Certificazione di livello C1, ma che sono in possesso di un attestato di frequenza al corso di perfezionamento CLIL, perché hanno svolto la parte metodologica presso le strutture universitarie, che dà un livello di competenza B2, ed abbiano superato l’esame finale.

Invece, per mobilità professionale si intende il passaggio di cattedra e il passaggio di ruolo. Nello specifico, il passaggio di cattedra è il passaggio ad altra classe di concorso dello stesso grado di istruzione di titolarità, mentre il passaggio di ruolo è la richiesta di passare ad insegnare in un altro ordine o grado di istruzione rispetto a quello di titolarità.


Per il passaggio di cattedra e di ruolo vengono valutati tutti i titoli culturali posseduti, senza la limitazione dei 10 punti.


Diversamente da come accade per la mobilità territoriale, nella mobilità professionale, il dottorato di ricerca vale 6 punti e se ne valuta uno solo, mentre 6 punti vengono assegnati ad ogni diploma di laurea di durata almeno quadriennale conseguito oltre al titolo di studio attualmente necessario per l’accesso al ruolo di appartenenza.


È importante sapere che nella mobilità professionale, a differenza dei trasferimenti territoriali, si possono inserire 6 punti per ulteriori concorsi pubblici ordinari per esami e titoli per l’accesso ai ruoli di livello pari o superiori a quello di appartenenza diversi da quello di cui al punto A, per ogni concorso.


Inoltre, anche che per la mobilità professionale esistono i CREDITI PROFESSIONALI: per ogni anno di servizio prestato in utilizzazione nello stesso posto o classe di concorso per cui è richiesto il passaggio sono aggiunti 3 punti.


di ISABELLA CASTAGNA


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