L’Ordinanza ministeriale sulla mobilità del personale scolastico, relativa all’anno scolastico 2023/24, potrebbe essere pubblicata a breve e tra due settimane, negli ultimi giorni di febbraio, dovrebbero partire le domande on line: lo scrive la stampa specializzata, anticipando che “la presentazione delle domande su Istanze online potrebbe essere avviata già dal 24 o 25 febbraio. Una data certa sarà resa nota durante l’incontro previsto il prossimo 17 febbraio tra Ministero e rappresentanti sindacali, tra cui anche l’Anief. Il giovane sindacato, in quell’occasione, ripeterà quello che sostiene da tempo: non si possono introdurre eventuali blocchi alla presentazione della domanda che consente al personale docente e ATA di ruolo di fare domanda di trasferimento provinciale o interprovinciale oppure richiesta di passaggio di cattedra o di ruolo per il prossimo anno scolastico. Tra le novità previste, annuncia Orizzonte Scuola, il “contratto dovrebbe recepire la nuova normativa che permette a due docenti di usufruire alternativamente dei tre giorni di permesso per assistere una persona con disabilità in situazione di gravità”.
Il sindacato Anief ricorda che sarebbe un errore approvare il contratto sulla mobilità 2023/24 senza attendere il parere dell’Unione europea sulla proposta formulata dallo stesso ministero dell’Istruzione nell’ambito della proposta sulla fase transitoria del nuovo reclutamento. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sostiene che “la risposta dell’Unione europea sulla richiesta di applicare i vincoli per garantire la continuità didattica previsti dal PNRR soltanto a partire dall'assunzione dei docenti con il nuovo concorso, può orientare le decisioni da prendere in un senso o nell’altro. Decidere solo in base alla incauta bocciatura dell’emendamento al Milleproroghe suggerito dall’Anief, che non ha tenuto conto dell’evidente contrasto rispetto a quanto stabilito nei progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza, sarebbe un errore da matita rossa. Si rischia di dare il lasciapassare a 100mila richieste di spostamento di sede, ma anche di compromettere il diritto al ricongiungimento con la famiglia ad almeno 20 mila lavoratori”.
“Ancora di più i vincoli - continua Pacifico – perché la continuità didattica non ha nulla a che vedere con la mobilità più o meno bloccata: ricordo che la permanenza in una scuola non comporta alcuna garanzia di rimanere con le classi dell’anno precedente. Rimane inoltre anche da sciogliere il nodo sulle precedenze relative all'assistenza di parenti che usufruiscono dei permessi relativi alla Legge 104/92. Come non ha avuto risposta il problema della quota dei posti utili per effettuare i trasferimenti, nonché della formazione per garantire i passaggi su altro ruolo. E che dire del personale ATA, per il quale risulta indispensabile la riattivazione dei passaggi professionali verticali e l’introduzione di posizioni economiche più vantaggiose? Venerdì faremo presente tutto questo, speriamo che stavolta ci ascoltino”, conclude il leader dell’Anief.
Al fine di trovare risposte alla situazione mobilità 2023, il ministero dell’Istruzione e del Merito ha convocato i sindacati per venerdì 17 febbraio (inizialmente si sarebbe dovuta svolgere martedì 14 febbraio). All’ordine del giorno sono stati posti due punti: ipotesi CCNI sulla mobilità del personale docente, educativo ed ATA biennio 2023/2024 e 2024/2025 – conclusione trattative; informativa O.M. mobilità docenti, ped e ata 2023/2024 e O.M. mobilità IRC 2023/2024.
di VALENTINA ZIN
Comments