Intervento di Rino Di Meglio
Torna il consueto appuntamento con le news sulla scuola di Gilda Tv. In questa edizione si è parlato dell’algoritmo del Ministero dell’Istruzione e del merito che ha gestito le nomine dei supplenti delle GPS, il quale ha provocato errori.
La Gilda degli Insegnanti, con il patrocinio dello studio legale Bonetti Delia, ha presentato la richiesta di accedere al software. Il Ministero ha risposto con una documentazione incompleta e non utile a risalire ad eventuali errori, ma il sindacato Gilda non si è arreso e il TAR del Lazio ha accolto il ricorso del sindacato. Il Ministero dovrà fornire alla Gilda tutte le informazioni necessarie per la verifica della funzionalità dell’algoritmo.
Intervento di Rino Di Meglio:
“Le nomine delle supplenze, le cosiddette GPS, sono state effettuate dal Ministero mediante un algoritmo. Soprattutto nelle grandi città, si sono avute numerose proteste di persone che ritengono di essere state scavalcate, alcune hanno vinto anche dei ricorsi al giudice di lavoro. A questo punto la Gilda ha chiesto al Ministero di mostrare la sorgente di questo algoritmo per verificare se il funzionamento fosse corretto e rispettoso della normativa. Il Ministero ci ha dato solo un accesso parziale al dato, abbiamo fatto ricorso al TAR del Lazio e il Tar del Lazio ha ordinato ora al Ministero dell’Istruzione di darci la possibilità di accedere a questo algoritmo per verificare se funzioni bene oppure se abbia funzionato male’’.
Quali sono stati gli errori che si sono verificati con questo algoritmo?
Alla domanda, Rino Di Meglio risponde:
“Il problema è che viene prevalentemente lamentato soprattutto nelle grandi province e che le persone che hanno più punteggio vengono scavalcate da altri che hanno meno punti. Perchè sono state scavalcate? Perché evidentemente l’algoritmo si basa più sulla preferenza espressa rispetto ai punteggi, e siccome vengono fatte le domande al buio perchè non si sa dove sono i posti disponibili succede questo, e quindi le sedi vengono assegnate a casaccio. Ovviamente questo provoca anche la violazione del principio meritocratico perché chi ha più titoli e più servizio ha più punteggio, e quando viene scavalcato da uno che ne ha meno ne ritiene reso il suo diritto. Questo è il problema fondamentale dell’algoritmo che evidentemente non è stato sufficientemente verificato e controllato quando è stato preparato e noi chiediamo che questo sistema sia sottoposto a verifica’’.
di CLAUDIO CASTAGNA
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