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La Redazione

PERIODO DI FORMAZIONE E PROVA PER I DOCENTI NEOASSUNTI: ATTIVITÀ FORMATIVE


Nella giornata del 15 novembre è stata pubblicata dal Ministero dell'Istruzione la circolare relativa al periodo di formazione e prova per i docenti neoassunti e per i docenti che hanno ottenuto il passaggio di ruolo, attività formative per l’a.s. 2022-2023.


Chi deve sostenere il periodo di formazione e prova?

Sono tenuti al periodo di formazione e prova:

  • I docenti al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato, a qualunque titolo conferito, che aspirino alla conferma nel ruolo;

  • I docenti per i quali sia stata richiesta la proroga del periodo di formazione e prova o che non abbiano potuto completarlo negli anni precedenti. In ogni caso la ripetizione del periodo comporta la partecipazione alle connesse attività di formazione, che sono da considerarsi parte integrante del servizio in anno di prova;

  • I docenti che, in caso di mancato superamento del test finale e di valutazione negativa, devono ripetere il periodo di formazione e prova;

  • I docenti per i quali sia stato disposto il passaggio di ruolo;

  • I docenti vincitori di concorso, che abbiano l’abilitazione all’insegnamento o che l’acquisiscano ai sensi dell’articolo 13, comma 2 del Decreto Legislativo del 13 aprile 2019 n. 59 e ss.mm., che si trovano al primo anno di servizio con incarico a tempo indeterminato.

  • I docenti assunti a tempo determinato in attuazione delle procedure di cui all’articolo 59, da comma 4 a comma 9, del decreto legge 25/05/2021, n. 73. Qualora il personale interessato abbia già esperito positivamente il periodo di formazione e prova nello stesso ordine e grado, sarà comunque tenuto a sostenere la prova disciplinare di cui al comma 7 del citato articolo 59.

  • I docenti assunti a tempo determinato in attuazione delle procedure di cui all’articolo 59, comma 9-bis, del decreto legge 25/05/2021, n. 73.


Non devono svolgere il periodo di prova i docenti:

  • che abbiano già svolto il periodo di formazione e prova o il percorso FIT ex DDG 85/2018 nello stesso grado di nuova immissione in ruolo;

  • che abbiano ottenuto il rientro in un precedente ruolo nel quale abbiano già svolto il periodo di formazione e prova o il percorso FIT ex DDG 85/2018;

  • già immessi in ruolo con riserva, che abbiano superato positivamente l’anno di formazione e di prova ovvero il percorso FIT ex D.D.G. 85/2018 e siano nuovamente assunti per il medesimo ordine o grado;

  • che abbiano ottenuto il trasferimento da posto comune a sostegno e viceversa nell’ambito del medesimo grado;

  • che abbiano ottenuto il passaggio di cattedra nello stesso grado di scuola. Sono ricompresi nella categoria in esame coloro che hanno concluso positivamente l’anno di formazione ed il periodo di prova a seguito di selezione di nomina finalizzata all’immissione in ruolo e siano successivamente immessi in ruolo su classe di concorso del medesimo grado di scuola sulla base di una diversa procedura selettiva.


Il percorso formativo è articolato in 4 distinte fasi:

  1. incontri propedeutici e di restituzione finale;

  2. laboratori formativi;

  3. peer to peer ed osservazione in classe;

  4. formazione on line

Il percorso ha una durata di 50 ore di impegno complessivo, che si espletano attraverso le attività formative sincrone volte alla valorizzazione di una didattica laboratoriale; l’osservazione reciproca dell’azione docente, supportata anche da mirata strumentazione operativa; la rielaborazione delle competenze professionali guidata da specifiche sezioni di contenuti e strumenti che saranno forniti da INDIRE nell’ambiente on line.


Percorso formativo per i docenti in periodo annuale di prova in servizio

  1. Incontri propedeutici e di restituzione finale

Gli incontri potranno essere organizzati su diversa scala territoriale, secondo la programmazione stabilita dagli Uffici Scolastici Regionali o dagli Uffici territoriali, d’intesa con le Scuole polo.

Il tempo da dedicare agli incontri è pari a 6 ore complessive massime.


  1. Il patto per lo sviluppo professionale e i laboratori formativi

La stretta connessione che intercorre fra il Patto professionale, enunciazione teorica del percorso da intraprendere per il raggiungimento degli obiettivi finali, e i laboratori formativi, espressione concreta dell’azione formativa. Entrambi concorrono alla realizzazione del percorso di formazione in servizio, che parte da un’analisi critica attenta delle competenze possedute per giungere al concreto risultato di registrazione dei progressi di professionalità nel nuovo bilancio di competenze raggiunte. Si sottolinea l’importanza della personalizzazione del percorso formativo, al fine di consentire a ciascun docente in periodo di prova di avvalersi pienamente di tutta l’offerta formativa in modo coerente e concretamente impattante sul proprio sviluppo professionale.

La struttura dei laboratori formativi (incontri a piccoli gruppi, con la guida operativa di un tutorformatore) implica complessivamente la fruizione di 12 ore di formazione.


Durante questo anno scolastico appare comunque di particolare interesse dedicare una specifica attenzione ai seguenti temi:

  • gestione della classe e delle attività didattiche in situazioni di emergenza,

  • tecnologie della didattica digitale e loro integrazione nel curricolo;

  • ampliamento e consolidamento delle competenze digitali dei docenti;

  • inclusione sociale e dinamiche interculturali;

  • bisogni educativi speciali;

  • innovazione della didattica delle discipline e motivazione all’apprendimento

  • buone pratiche di didattiche disciplinari;

  • gestione della classe e dinamiche relazionali, con particolare riferimento alla prevenzione dei fenomeni di violenza, bullismo e cyberbullismo, discriminazioni;

  • percorsi per competenze relazionali e trasversali;

  • contrasto alla dispersione scolastica;

  • attività di orientamento;

  • insegnamento di educazione civica e sua integrazione nel curricolo;

  • valutazione didattica degli apprendimenti;

  • valutazione di sistema (autovalutazione e miglioramento);

  • educazione alla sostenibilità.


  1. Visite a scuole innovative

A domanda degli interessati e per un massimo di 2170 docenti saranno programmate, a cura degli Uffici Scolastici Regionali, visite in presenza di docenti neoassunti, singolarmente o organizzati in piccoli gruppi, presso le scuole di accoglienza che si caratterizzano per una consolidata vocazione all’innovazione organizzativa e didattica.

Questa attività dovrà prevedere la durata massima di due giornate di full immersion nelle scuole accoglienti, pari ad un massimo di 6 ore per ognuna delle due giornate ed è considerata sostitutiva, relativamente alla sua durata, del monte-ore dedicato ai laboratori formativi


  1. Attività di peer to peer, tutoraggio e ruolo dei tutor e dei dirigenti scolastici

All’attività di osservazione in classe, disciplinata dall’art.9 del D.M. 226/2022, sono dedicate almeno 12 ore.


  1. Formazione on line sulla piattaforma INDIRE

Le attività on line, della durata di 20 ore complessive, si configurano in modo strettamente connesso con le attività in presenza, consentendo di documentare il percorso, riflettere sulle competenze acquisite, dare un “senso” coerente all’agire complessivo. La presentazione del portfolio professionale al Comitato di valutazione sostituisce l’elaborazione di ogni altra relazione.


  1. La valutazione del percorso di formazione e di prova in servizio.

Nello specifico, il Comitato di valutazione, convocato dal Dirigente scolastico, compie la verifica delle competenze didattiche pratiche del docente in prova, traduzione delle conoscenze teoriche disciplinari e metodologiche secondo quanto riportato nel Piano di sviluppo professionale, per l’espressione del parere sul superamento del percorso di formazione e periodo annuale di prova in servizio attraverso il colloquio, nell’ambito del quale è svolto il test finale, che consiste, ai sensi dell’articolo 13, comma 3 del Decreto, “nella discussione e valutazione delle risultanze della documentazione contenuta nell’istruttoria formulata dal tutor accogliente e nella relazione del dirigente scolastico, con espresso riferimento all’acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso di formazione e periodo annuale di prova”.

Il colloquio: Il docente lo sostiene innanzi al Comitato. Il colloquio prende avvio dalla presentazione delle attività di insegnamento e formazione e della relativa documentazione contenuta nel portfolio professionale e nelle schede di cui all’Allegato A, già in possesso del Dirigente scolastico e trasmessi preliminarmente (almeno cinque giorni prima della data fissata per il colloquio) allo stesso Comitato. Si suggerisce di attenzionare particolarmente, in questa fase, tutti gli elementi contestuali che in qualche modo hanno influito sul percorso esperienziale del docente in valutazione, della sua partecipazione alla vita della scuola, delle forme di tutoring e di ogni altro elemento utile a chiarire la personalizzazione del percorso formativo compiuto, invitando il docente stesso a “raccontare” e a “raccontarsi” al Comitato; dall’altro lato, vanno considerate le evidenze della capacità didattica, utilizzando gli indicatori e i descrittori dell’Allegato A come griglia di verifica del pieno possesso ed esercizio dello standard professionale.




di VALENTINA ZIN

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