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PERMESSI PER IL DIRITTO ALLO STUDIO: MODALITÀ DI PRESENTAZIONE DELLE DOMANDE

La Redazione

Nota Ministero dell’Istruzione e del Merito


In riferimento i permessi per il diritto allo studio, il Ministero dell’Istruzione e del Merito comunica che il 31 dicembre 2022 scade il termine di presentazione delle domande per il personale appartenente al Comparto funzioni centrali, in servizio presso l’Amministrazione centrale del Ministero dell’istruzione e del merito, che intende usufruire di permessi per il diritto allo studio (150 ore) per l’anno solare 2023.


Ciascun richiedente può produrre istanza di partecipazione utilizzando il modello allegato, e corredando la domanda con i seguenti allegati:

  • dichiarazione di iscrizione/frequenza al corso di studio

  • copia del versamento delle tasse previste per la frequenza del corso di studio


Si raccomanda di compilare puntualmente tutte le voci del modello, indicando, in particolare, la tipologia del corso frequentato e la durata legale dello stesso. È, inoltre, richiesta l’indicazione della modalità di studio, se effettuato con lezioni in presenza o con lezioni on-line (Università telematica). La concessione di tali permessi è subordinata all’accertamento, da parte di questo Ufficio III, dell’effettiva attivazione del corso dichiarato nella domanda dagli interessati, mentre il conteggio delle ore di permesso è a carico dell’Ufficio del personale della Direzione generale in cui il richiedente presta servizio.


Le domande, debitamente compilate, sottoscritte e digitalizzate, dovranno essere trasmesse esclusivamente con le seguenti modalità:

P.E.O.: dgruf.ufficio3@istruzione.it o P.E.C.: dgruf@postacert.istruzione.it, per il tramite dell’ufficio di appartenenza.


Eventuali e ulteriori richieste, che dovessero pervenire oltre la scadenza del termine, potranno essere riproposte nel corso dell’anno 2023 e saranno soddisfatte nell’ambito dei posti eventualmente ancora disponibili, calcolati nel limite del 3% delle unità di personale in servizio presso il Ministero dell’istruzione e del merito al 1° gennaio 2023.


di VALENTINA ZIN

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