“L’Italia di cui abbiamo bisogno” il programma di Unione Popolare
In vista delle elezioni politiche del 25 settembre Unione Popolare (la lista guidata dall'ex sindaco di Napoli Luigi De Magistris che unisce diversi partiti e movimenti) ha presentato il programma “L’Italia di cui abbiamo bisogno”.
Il programma si compone di 120 proposte organizzate in 12 capitoli:
Ricompensare e rispettare il lavoro
Lottare per la sicurezza economica e contro la povertà
Perseguire la pace e la democrazia in Europa e nel mondo
Migliorare la sanità e la pubblica amministrazione
Ridare dignità all’istruzione e investire nella ricerca e nella cultura
Fermare l’autonomia differenziata e salvaguardare i beni comuni e i servizi locali
Trasformare il sistema energetico e dei trasporti per attuare una vera riconversione ecologica
Proteggere l’ambiente e sostenere l’agricoltura
Ricostruire la nostra industria favorendo un nuovo modello di sviluppo
Tassare di meno chi ha poco e di più chi ha tantissimo
Combattere contro le mafie e garantire una giustizia equa
Far crescere i diritti e le libertà
Nel capitolo 5 si rivolge una particolare attenzione nei confronti del mondo della scuola: ridare dignità all’istruzione e investire nella ricerca e nella cultura
Eliminazione delle classi pollaio (non oltre 20) e conseguente aumento del personale docente e tecnico-amministrativo, con previsione del medico e psicologo scolastico.
Scuola dell'infanzia comunale o statale garantita a tutti a partire da 3 anni, e costruzione di asili nido pubblici in tutto il paese.
Fine dell’alternanza scuola-lavoro.
Piano straordinario e immediato di messa in sicurezza e adeguamento degli edifici scolastici
Stabilizzazione del personale precario della scuola con almeno 36 mesi di servizio con procedura speciale; cancellazione della riforma Bianchi del reclutamento del personale docente.
Abolizione della riforma della “Buona scuola” di Renzi e della riforma Gelmini. Apertura di un processo di riforma di scuola e università che coinvolga attivamente le organizzazioni degli studenti, dei docenti, del personale Ata e dei genitori. Questa dovrà prevedere anche la rimodulazione dei contenuti e dei programmi nella direzione di un pieno sviluppo della personalità di alunni e studenti. Adeguamento degli stipendi dei docenti alla media europea.
Libri gratis fino al termine delle scuole superiori. Mezzi pubblici gratis fino a 18 anni. Cinema e teatro gratis fino a 18 anni.
Investimenti nell’università per superare una situazione in cui l’Italia è agli ultimi posti dei paesi OCSE per numero di persone laureate e per numero di professori e ricercatori. Aumento di 500 milioni di euro annui al diritto allo studio (es. abbassamento tasse universitarie per i redditi bassi e aiuto per gli affitti dei fuori sede).
40.000 posti per docenti e ricercatori per avvicinarsi alla media europea nel rapporto docenti/studenti, e programma di assunzioni e stabilizzazioni di personale amministrativo, indispensabili per garantire il buon funzionamento degli atenei italiani.
Vincoli sul cambio di destinazione d’uso di tutti i luoghi della cultura (sale cinematografiche, teatrali, sale per concerti, biblioteche, librerie, musei, eccetera). Riconoscimento dei diritti dei lavoratori di tutti i settori dei beni e della produzione culturale e artistica: ammortizzatori sociali, malattie professionali, infortuni sul lavoro, maternità, diritto alla pensione.
di VALENTINA ZIN
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