La previsione è dettata dagli altri contratti pubblici che si stanno chiudendo intorno a quella cifra
L’apertura delle trattative per il rinnovo del contratto scuola dovrebbe iniziare non prima di qualche settimana considerando che bisognerà attendere le operazioni di rinnovo delle RSU il cui esito previsto per metà aprile. Il tavolo dell’Aran-Sindacati dovrebbe aprirsi non prima del mese di maggio.
L’entità degli aumenti è stata già fissata dalla legge di bilancio, che prevede un rialzo non oltre il 4,5%. Questo ha fatto sì che il contratto dei dipendenti delle amministrazioni centrali dello Stato, rinnovato qualche mese fa, ha segnato un aumento di poco più di 100 euro mensili, mentre il contratto dei dipendenti degli enti locali che si chiuderà nei prossimi giorni prevede un aumento di circa 110 euro mensili.
La stessa cifra ha visto la chiusura delle trattative del rinnovo del contratto dei ferrovieri che sono riusciti ad ottenere 500 euro di arretrati per il 2021.
Questo fa pensare che le trattative del rinnovo del contratto del comparto scuola non possa andare oltre questa cifra.
Per la questione dell’anno 2013, cioè dell’anno che per il personale scolastico non vale ai fini della progressione economica, in base alla legge del 2011, potrebbe essere archiviata dal momento che gli aumenti per anzianità non sono più previsti in nessun altro comparto del pubblico impiego.
Si potrà spingere su altre questioni a partire dal “diritto alla disconnessione”, già rivendicato dai sindacati come una conquista importante siglato nel contratto del 2018 ma che si era rivelato una norma a svantaggio del personale e dei docenti.
di CARLO VARALLO
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