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SCUOLA DIGITALE 2022 - 2026: LA NOTA DEL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE

Obbligo di classificazione di dati e servizi digitali e pubblicazione di nuovi avvisi di finanziamento


Il Ministero dell'Istruzione nella giornata di ieri ha pubblicato la nota numero 2325 avente come oggetto “Scuola digitale 2022-2026 – Obbligo di classificazione di dati e servizi digitali e pubblicazione di nuovi avvisi di finanziamento”.


Il Ministero dell’Istruzione ha presentato, con nota prot. n. 651 del 12 maggio 2022, “Scuola digitale 2022-2026”, un Programma complessivo di interventi attivato con il Dipartimento per la trasformazione digitale della Presidenza del Consiglio dei Ministri e finalizzato ad innovare l’infrastruttura digitale delle Scuole, in coerenza con gli obiettivi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).


Facendo seguito alla suddetta comunicazione, si riportano ulteriori indicazioni sulle seguenti tematiche di interesse per le Istituzioni scolastiche:

  • Obbligo di classificazione dei dati e dei servizi digitali entro il 18 luglio 2022

  • Nuovi avvisi di finanziamento per le iniziative “Migrazione al cloud” e “Siti web”


Obbligo di classificazione dei dati e dei servizi digitali entro il 18 luglio 2022

In base a quanto previsto negli artt. 3 e 5 del Regolamento AgID di cui alla Determinazione AgID n. 628/2021, tutte le Pubbliche Amministrazioni sono tenute a trasmettere, entro il 18 luglio 2022, l’elenco e la classificazione dei propri dati e servizi digitali all’Agenzia per la Cybersicurezza Nazionale, allo scopo di determinarne il livello di criticità sulla base dell’impatto derivante da una loro eventuale compromissione.


Per effettuare tale operazione, la Scuola deve accedere alla piattaforma PA digitale 2026 (clicca qui) ed attivare il profilo dell’Istituto. Una volta attivato il profilo, viene richiesto all’utente di completare la classificazione dei dati della propria Scuola.

Tale processo consiste nell’indicare che tipologia di dati gestisce l’Istituzione scolastica rispetto alla classificazione prevista, che distingue i dati in 3 categorie:

  1. dati strategici, se la loro compromissione può determinare un pregiudizio alla sicurezza nazionale;

  2. dati critici, se la loro compromissione può determinare un pregiudizio al mantenimento di funzioni rilevanti per la società, la salute, la sicurezza pubblica e il benessere economico e sociale del Paese;

  3. dati ordinari, qualora la loro compromissione non determini i pregiudizi di cui alle lettere a) e b).


È importante sottolineare come, salvo casi estremamente rari, la maggior parte delle Scuole gestisce soltanto dati ordinari.


Pertanto, per semplificare il processo da parte delle Scuole, è stato identificato un elenco di 32 servizi, i cui dati sono classificati automaticamente come ordinari. La conferma della classificazione può essere fornita direttamente sulla piattaforma PA digitale 2026.


Nuovi avvisi di finanziamento per le iniziative “Migrazione al cloud” e “Siti web”


Com’è noto, per le iniziative “Migrazione al cloud” e “Siti web”, il Dipartimento per la trasformazione digitale ha messo a disposizione delle Istituzioni scolastiche, rispettivamente, un importo pari a 50 milioni di euro e a 45 milioni di euro.

A fronte della chiusura degli avvisi di finanziamento in scadenza in data 24 giugno 2022, il Dipartimento per la trasformazione digitale ha provveduto alla pubblicazione su PA digitale 2026 di nuovi avvisi [Avviso Investimento 1.2 “Abilitazione al cloud per le PA Locali” Scuole Giugno 2022 – 40 milioni di euro ancora disponibili; Avviso Misura 1.4.1 "Esperienza del Cittadino nei servizi pubblici" Scuole Giugno 2022 – 20 milioni di euro ancora disponibili], la cui scadenza è prevista in data 23 settembre 2022.


Al riguardo, si evidenzia quanto segue:

  • con riferimento all’iniziativa “Siti web”, sono stati estesi i beneficiari delle risorse al fine di includere anche le Scuole primarie, tuttavia si precisa che le proposte devono essere presentate esclusivamente da sedi di Direttivo;

  • tramite i predetti avvisi, è possibile finanziare non solo le iniziative da avviare, ma anche le attività avviate/concluse a partire dal 1° febbraio 2020, a meno che esse non siano state finanziate da altri fondi pubblici, nazionali, regionali o europei;

  • il contributo finanziato consiste in una somma forfettaria, definita sulla base di analisi di contesto, che viene erogata al raggiungimento del risultato prefissato. Ciò semplifica molto l’attività amministrativa delle Scuole in quanto non è prevista la rendicontazione a costi reali dei finanziamenti erogati.


Si ricorda che, come dettagliato nella nota prot. n. 1944 del 30 maggio 2022, il Ministero dell’Istruzione ha messo a disposizione della documentazione e degli strumenti di assistenza funzionali a supportare le Scuole nell’adesione agli avvisi di finanziamento (a titolo esemplificativo: Linee guida per il processo di migrazione al cloud delle Istituzioni scolastiche; servizio di prenotazione di chiamata sull’Help Desk Amministrativo Contabile). Maggiori informazioni in merito sono disponibili nella sezione “Strumenti” sulla pagina web del RTD del Ministero e delle Scuole.


di VALENTINA ZIN




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