A partire dalle ore 9.00 della giornata odierna e fino alle ore 20.00 del 30 gennaio. Per accedere al servizio è necessario autenticarsi tramite credenziali SPID, CIE o EIDAS sul portale Iscrizioni Online.
Per quanto riguarda la scuola dell’infanzia, la presentazione della domanda di iscrizione resta cartacea.
Le iscrizioni online, inoltre, riguarderanno anche i percorsi di istruzione e formazione professionale erogati in regime di sussidiarietà dagli istituti professionali e dai centri di formazione professionale accreditati dalle Regioni che, su base volontaria, aderiranno alla procedura telematica.
Il punto di vista degli studenti
Dall’annuale Osservatorio sull’Orientamento scolastico del portale Skuola.net, costruito intervistando 1.800 studenti di terza media, emerge solo il 50% degli intervistati pare aver “blindato” la decisione con largo anticipo, mentre un ulteriore 25% aveva sciolto la riserva sull’indirizzo di studi ma non sull’istituto in cui puntare al diploma.
Per 1 intervistato su 5 le attività organizzate dal proprio istituto sono state pressoché inesistenti. Relativamente più fortunato un ulteriore 50% per cui l’orientamento è avvenuto ma last minute, ovvero solo a partire dallo scorso settembre. Alla fine, solamente 3 su 10 hanno affrontato la questione per tempo, già dalla seconda media.
Oltre che sul tempismo, inoltre, si potrebbe questionare sull’efficacia di tali attività: solo il 40% ha trovato l’orientamento propostogli veramente utile a chiarirsi le idee. Mentre la restante parte lo ha bocciato parzialmente (44%) o totalmente (16%). Qualcosa di simile è avvenuto con il cosiddetto “consiglio orientativo”, che tutte le scuole sono tenute a fornire agli alunni: solo 1 su 3 dice di averlo preso come punto di partenza per capire dove iscriversi, mentre meno della metà (43%) lo ha giudicato inutilizzabile. Sempre meglio di quel 22% che non lo ha proprio ricevuto.
Oltre 3 intervistati su 4, infatti, sanno che il tipo di diploma superiore che andranno a ottenere condizionerà parecchio i propri sbocchi professionali. Cruciale, quindi, non sbagliare e non tralasciare alcun dettaglio. Per questo, circa un quarto (24%), nello scegliere l’indirizzo ha guardato soprattutto alla quantità di opportunità occupazionali o formative che potrebbe aprire dopo la Maturità.
Anche se, poi, la priorità - trasversale a tutte le ultime generazioni - rimane quella di far “incontrare” studi e inclinazioni personali: per 1 su 3 sarà questo l’aspetto fondamentale nel condurre verso un determinato percorso scolastico. Ma è corposa anche la rappresentanza di quanti chiedono alla scuola superiore di preparare al meglio all’università o di spianare la strada verso quanti più corsi di laurea differenti: la pensano così quasi 3 su 10. Appena 1 su 10, invece, immagina di rivolgersi verso il mondo del lavoro con il solo diploma in tasca. Al contrario, sempre restando su questo tema, oltre 8 su 10 continuano a ritenere che l’università sia quasi un passaggio obbligato per avere un futuro di successo.
di VALENTINA ZIN
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