Negli ultimi mesi, a causa dell’aumento del caro vita e all’aumento dell’inflazione dovuto al conflitto tra Russia e Ucraina, si è discusso e si continua a discutere molto sulla possibilità di attuare la “settimana corta’’, ovvero frequentare la scuola dal lunedì al venerdì e secondo alcuni questo potrebbe essere un buon modo per risparmiare sulle bollette e sul consumo all’interno delle scuole. Una decisione che però non mette d’accordo tutti.
In questi giorni, a tornare sull’argomento è stato Andrea Pellicini, deputato Fratelli d’Italia, che avrebbe dato il suo ok alla proposta effettuata dalla provincia di Varese di chiudere la scuola il sabato:
"Bene ha fatto Provincia di Varese ad invitare gli istituti scolastici superiori, sui quali ha competenza, a valutare la riduzione della settimana scolastica a cinque giorni, dal lunedì al venerdì, evitando così la presenza degli alunni il sabato. Questa scelta consentirebbe in primo luogo un importante risparmio energetico".
Pellicini, oltre al risparmio energetico, volge un pensiero al benessere degli studenti, affermando:
“Avremmo certamente un risparmio generale. Ma soprattutto, andare a scuola il sabato oggi appare anacronistico. In tanti paesi europei, ma anche in molte realtà italiane, si è deciso da tempo di abbandonare questa prassi. I ragazzi avrebbero un giorno in più per riprendersi dalle fatiche della settimana. Oggi hanno solo la domenica e spesso devono dedicarla allo studio. E poi le famiglie potrebbero avere più tempo per stare insieme, per condividere il tempo libero, lo sport e le visite d’arte“.
di CLAUDIO CASTAGNA
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