Le cifre sono state illustrate solo verbalmente nel corso dell’incontro di ieri e comunque insufficienti sostengono i sindacati
Vista la situazione attuale del Governo, non ci sono firme in vista del rinnovo contratto 2019/21 del comparto scuola però, dopo l’incontro avvenuto ieri all’Aran, sono state comunicate le cifre ufficiali riguardo gli aumenti che riceveranno docenti e personale Ata, forse già a partire da gennaio 2023.
La cifra a disposizione ammonta a 2 miliardi di euro lordi, che servirà anche all’erogazione dell’elemento perequativo per il quale si dovrà decidere se conglobarlo nello stipendio tabellare, facendo sì che tale cifra corrisponda ad un incremento del 4,22%.
Gli aumenti calcolati dall’Aran sono di circa 95,15 euro al mese per 13 mensilità, aggiungendo poi gli stanziamenti della Legge di Bilancio 2022, si arriva a 2.4 miliardi di euro totali, pari ad un incremento del 5%.
A fronte di questi numeri, gli aumenti ufficiali secondo l’Aran saranno:
Per i docenti, l’aumento tabellare sarà pari a 102 euro mensili cui possono aggiungersi 16 euro per la valorizzazione docenti e 5,31 euro per il miglioramento dell’offerta formativa;
Per il personale Ata, l’aumento tabellare sarà pari a 75 euro mensili cui possono anche in questo caso aggiungersi 9,79 euro per la riforma dell’ordinamento professionale e 3,91 per l’accessorio.
A queste somme si aggiungeranno tra le 1.500 e le 3.000 euro di arretrati che riguardano sempre il periodo 2019/21.
L’ammontare complessivo è stato illustrato verbalmente durante l’incontro ma i sindacati non sono soddisfatti: sottolineano la necessità di disporre di un documento scritto da poter sottoporre ad un’analisi accurata delle risorse a disposizione, comunque insufficienti a causa dell’attuale valore dell’inflazione.
Le prime reazioni dei sindacati
Lo Snals-Confsal dichiarato che “Ogni valutazione sulle risorse, illustrate solo verbalmente nel corso dell’incontro, sarà subordinata allo studio di un testo circostanziato. Pertanto, lo Snals-Confsal si riserva di inviare successivamente le proprie osservazioni”.
Marcello Pacifico, Presidente nazionale Anief, “Dopo il confronto di oggi sulle risorse, pari a poco più di due miliardi di euro per la scuola, abbiamo spiegato motivi per cui occorre portare in busta paga molto di più del 4,22% che verrà riconosciuto, ovvero un incremento medio mese di 102 euro circa, per tredici mensilità, incluso l’elemento perequativo per il personale docente e 88 euro per il personale Ata”.
di CARLO VARALLO
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