TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI: AI DS È AFFIDATO IL COMPITO DI GESTIRLI
- La Redazione
- 22 ott 2022
- Tempo di lettura: 2 min
Le scuole possono trattare dati sensibili , come quelli relativi a origini etniche o convinzioni religiose , solo se espressamente previsto da norme di legge o regolamentari

In ambito scolastico e non solo, è importantissimo fare attenzione alle tematiche connesse alla privacy e al trattamento dei dati personali. Pertanto, i dirigenti scolastici e tutto il personale scolastico dovrebbero essere continuamente aggiornati.
Una particolare attenzione va rivolta ai dati relativi alla salute. Nelle indicazioni del Garante per la protezione dei dati personali è riportato: “L’ istituto scolastico deve evitare di fornire informazioni sulle condizioni di salute degli studenti o altri dati personali non pertinenti. Il riferimento alle ‘prove differenziate’ sostenute, ad esempio, dagli studenti con disturbi specifici di apprendimento (Dsa) non va inserito nei tabelloni, ma deve essere indicato solamente nell’attestazione da rilasciare allo studente”.
Si legge ancora: le scuole possono trattare dati sensibili, come quelli relativi a origini etniche o convinzioni religiose, “solo se espressamente previsto da norme di legge o regolamentari. In ogni caso non possono essere diffusi i dati relativi alla salute”.
È un tema molto complesso con cui i dirigenti scolastici sono destinati a confrontarsi. La scuola, infatti, in quanto pubblica amministrazione, deve rispettare due interessi primari, che vanno tutelati dall’ ordinamento giuridico e che possono entrare in conflitto tra di loro: il diritto alla riservatezza e il principio di trasparenza amministrativa.
Dunque, le scuole, come tutti gli enti pubblici, devono porre la massima attenzione nella scelta dei dati personali da utilizzare, nella redazione di atti e documenti soggetti a pubblicazione, ma nello stesso tempo consentire il rispetto della trasparenza, com’ è contemplato nei Piani triennali per la prevenzione della corruzione e la trasparenza.
Le norme giuridiche di riferimento sono tante, dalla L. 241/1990 alle continue e aggiornate indicazioni del Garante della privacy.
Oltre ad essere utile la conoscenza dei principi fondamentali che hanno ispirato le legislazioni nazionali in materia di tutela della riservatezza sui quali basare le attività e il trattamento dei dati a scuola è altrettanto utile riflettere sulle tematiche connesse ad essi.
Ai dirigenti è affidato il compito di gestire il bilanciamento tra diritto alla trasparenza ed il diritto alla protezione dei dati personali. Tra i benefici della conoscenza approfondita di questi temi c’è il miglioramento dei processi organizzativi e dei servizi erogati, il consolidamento della consapevolezza del proprio ruolo per il personale con incarichi di responsabilità e l’introiezione di valori etici.
Dal 26 ottobre è in programma il corso “Privacy e trasparenza in ambito scolastico”, a cura di Gabriella Chisari.
di ISABELLA CASTAGNA
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