Le misure per l’università e la ricerca
Le principali misure per universita’ e ricerca
Dall’esonero dei contributi previdenziali per l’assunzione di 20.000 ricercatori in azienda alle misure a sostegno della candidatura dell’Einstein Telescope in Sardegna; dalla semplificazione per la rendicontazione delle risorse del PNRR a benefici e prestazioni integrative per attrarre ricercatori dall’estero.
Con il via libero definitivo, alla Camera del Decreto PNRR sono diversi gli interventi che interessano il Ministero dell’Università e della Ricerca in sostegno degli studenti, dei giovani ricercatori, e per rafforzare i rapporti tra università-ricerca-impresa.
Le misure nel dettaglio:
PIÙ ASSUNZIONI DI GIOVANI RICERCATORI IN AZIENDA
Le imprese che scelgono di assumere titolari di contratti di ricerca e ricercatori possono contare su uno sgravio contributivo per un tetto massimo di 7.500 euro a ricercatore. E questo con il vincolo che la stessa azienda cofinanzi – per il 50% - borse di studio di dottorato innovativo industriale. L’importo complessivo è di 150 milioni di euro nell’ambito del PNRR.
L’obiettivo è quello di favorire la promozione e il rafforzamento di profili altamente qualificati e specializzati post laurea in grado di soddisfare il fabbisogno delle imprese sul territorio nazionale.
EINSTEIN TELESCOPE
Per favorire il corretto svolgimento dell’iter per la realizzazione del rilevatore di onde gravitazioni nel sito Sos Enattos in Sardegna, si bloccano i progetti di attività economiche già autorizzati e che avrebbero potuto costituire un ostacolo alla candidatura italiana di questa importante infrastruttura.
CONTROLLI PIÙ SNELLI PER IL PNRR
È prevista una serie di semplificazioni delle procedure di controllo e di rendicontazione per Università, Enti di ricerca, Centri nazionali, partenariati estesi, istituzioni dell’alta formazione artistica, musicale e coreutica impegnate con progetti finanziati con fondi del PNRR.
HOUSING UNIVERSITARIO
La misura prevede l’accesso alle risorse statali stanziate nell’ultima Legge di Bilancio per le province di Trento e Bolzano. Sarà così più facile raggiungere i target numerici previsti dal PNRR dei posti letto per studenti.
SISTEMI DI WELFARE INTEGRATIVO PER RICERCATORI
Gli atenei e gli enti di ricerca potranno destinare fino al 5 per cento del proprio Fondo di Finanziamento Ordinario (FFO) e del Fondo ordinario per gli enti e le istituzioni di ricerca (il FOE) per sistemi di welfare integrativo per professori, ricercatori, tecnologi e personale tecnico-amministrativo. La misura è stata pensata anche con l’obiettivo di rendere più attrattiva l’offerta per ricercatori provenienti dall’estero e favorire il rientro dei ricercatori italiani.
Fino al 2026 è prevista l’eliminazione del tetto di spesa storica per l’attivazione di contratti di ricerca negli atenei che attraggono finanziamenti PNRR o mediante bandi competitivi.
di CLAUDIO CASTAGNA
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