Le azioni per la giustizia climatica non sono più rimandabili
Il prossimo 3 marzo ci sarà un nuovo sciopero globale per il clima. Ad annunciarlo il movimento Friday For Future, che dal 2019 scende in piazza per affermare che le azioni per la giustizia climatica non sono più rimandabili. Poi aggiunge: “ Le politiche climatiche sono gravemente insufficienti e si manifestano con totale incoerenza: tempistiche tardive, mancanza di un legame tra visione di lungo periodo e obiettivi di medio termine, scarsa implementazione e monitoraggio degli obiettivi raggiunti e disallineamento delle politiche nei diversi livelli dell’amministrazione pubblica”. Dunque, nonostante il costo degli impianti rinnovabili diminuisca di anno in anno, l’Italia, “sceglie di soddisfare l’80% della propria energia primaria con le fonti fossili, creando ostacoli burocratici alle alternative sostenibili e partecipative, come le comunità energetiche”.
Tanti i punti da affrontare, Fridays For Future ricorda che in Italia si sono verificati 310 eventi estremi, per la maggior parte siccità, grandinate, trombe d’aria e alluvioni. Sono morte 29 persone a causa dei disastri ambientali. Quella del 2022 è stata l’estate più calda della storia Europea, che nel sud Italia ha fatto registrare temperature record. A novembre 2022 la media di CO2 nell’atmosfera si aggirava attorno a 420 ppm (parti per milione). Soli 10 punti sotto il limite indicato dagli esperti (climatewatchdata.org) per mantenere l’aumento della temperatura globale sotto gli 1.5°C.
Per cui il movimento invita “chiunque senta l’urgenza di agire a scendere in piazza, per una nuova giornata mondiale di mobilitazione”. A tal proposito interviene Michela Spina, la portavoce del movimento : “Prima che la situazione diventi irreversibile dobbiamo rinnovare la nostra rabbia ancora e ancora, e manifestare insieme venerdì 3 marzo. Scenderemo nelle piazze di tutto il mondo per trasformare quella rabbia in proposte concrete verso un mondo decarbonizzato”.
E infine , “mentre nella maggior parte dei comuni italiani aumenta il costo dei trasporti pubblici con nuove tariffe record, le compagnie energetiche vantano miliardi in extra-profitti”. “Aumentano anche le bombe climatiche, progetti di esplorazione ed estrazione di combustibili fossili ad alte emissioni che da soli basterebbero a far surriscaldare il pianeta oltre il limite. Mai come oggi si sente forte la necessità di dare nuova voce alla scienza”.
di ISABELLA CASTAGNA
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