GPS: “ L’ ALGORITMO HA ACCUMULATO UNA VALANGA DI ERRORI”
- La Redazione
- 13 dic 2022
- Tempo di lettura: 2 min
L’ Anief chiede una semplificazione del sistema

L'algoritmo utilizzato quest’anno dal ministero dell'Istruzione per gestire le Gps, le graduatorie provinciali per le supplenze dei docenti precari, “ha accumulato una valanga di errori” e “a scuola ormai avviata da tre mesi docenti, famiglie e sindacati fanno la conta dei danni”: lo scrive oggi la rivista Wired ricordando che nel corrente mesi di “dicembre in alcune province si stanno ancora scorrendo le liste delle supplenze e cercando di correggere gli errori di assegnazione dell'algoritmo”, nato per “abbinare 850mila di aspiranti supplenti a una cattedra in un batter d'occhio” e che invece “ha ottenuto l'effetto contrario”. A questa conclusione si è giunti dopo che “Wired ha spedito una richiesta di accesso agli atti al ministero dell'Istruzione, che in risposta ha fornito una serie di documenti: l'analisi dei requisiti, relative al primo impianto della procedura di assegnazione delle supplenze e alle successive evoluzioni; i casi di test; i verbali di collaudo; la presentazione della procedura di nomina e i manuali per gli utenti. Le carte forniscono una visione parziale del processo, ma certo aiutano a fare chiarezza sul flop del sistema informatico per le supplenze”. C’è una certezza in tutto questo: “L'algoritmo sballa”.
Anief conferma tutti i limiti dell’algoritmo e le lamentele del personale interessato. Più di due mesi fa, anche il giovane sindacato rappresentativo si è rivolto all’amministrazione scolastica centrale chiedendo al ministero dell’Istruzioni informazioni dettagliate sul codice sorgente: il sindacato ha presentato richiesta di accesso agli atti e sul “modo in cui è stato gestito dagli Uffici Scolastici”. E le storture evidenziate dalla testata giornalistica sono analoghe a quelle comunicate all’Anief e che hanno portato a ritrovarci con docenti a cui sono stati assegnati punteggi con due zeri ma poi rimasti senza incarico. Con l’aggravante che i docenti costretti a non accettare cattedre troppo lontane dalla propria residenza non hanno nemmeno avuto la possibilità di presentare la loro candidatura alle scuole tramite MAD”.
“Siamo all’assurdo – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – perché ci ritroviamo con tantissimi posti liberi ma non rispettiamo le direttive dell’Unione contro l’abuso di contratti a termine, dimenticandoci che esistono precise disposizioni che impongono la stabilizzazione dei supplenti che hanno svolto oltre 36 mesi di servizio svolto. È questo anche uno dei motivi per cui ci ritroviamo con la classe docente più vecchia al mondo, questo sempre a causa della precarietà. L’età media degli immessi in ruolo è ormai attorno ai 45 anni. Con ben oltre la metà del corpo docente che ha oltre i 50 anni. Dove vogliamo arrivare con questa politica? Alla luce di quanto accaduto, sarebbe cosa buona per la scuola – conclude Pacifico – che dalla Commissione Bilancio di Montecitorio sulla Manovra 2023 arrivi l’assenso alla nostra proposta di modifica del sistema di gestione delle supplenze e delle stabilizzazioni che ormai fa acqua da tutte le parti e va invece urgentemente semplificato”.
di ISABELLA CASTAGNA
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