Nonostante lo stato di emergenza sia terminato sono molti i docenti che continuano ad utilizzare gli strumenti digitali.
Si tratta del 57% degli insegnanti, di cui il 19% ne fa un uso costante, mentre il 35% non aveva mai fatto uso di strumenti digitali prima della pandemia, questo è quanto emerge da uno studio sulla didattica a distanza, condotto dal politecnico di Milano, Fondazione Cariplo e Weschool, che ha l’ obiettivo di individuare le potenzialità del digitale per la didattica del futuro.
Questo studio ha coinvolto 1 milione 730 mila utenti attivi sulla piattaforma Weschool e 16 mila scuole italiane. Nello specifico sono stati coinvolti 172 mila docenti e oltre un milione e mezzo di studenti.
Da quanto emerge, la didattica digitale ha avuto un impatto positivo sulla comunicazione. Il 63% del campione ha valutato positivamente la didattica digitale sulla comunicazione dei docenti con gli studenti, solo il 10% ha dato un giudizio negativo. Sulle modalità di interazione con le famiglie il 50% ha dato un giudizio positivo e il 23% negativo, sulla comunicazione tra studenti all’ interno della classe il 45% ha dato un giudizio positivo e il 30% negativo.
La maggior parte dei docenti ha utilizzato strumenti digitali come supporto alla lezione frontale, prima, durante e dopo la Dad. Durante la Dad la tecnologia ha assunto un ruolo molto rilevante per l’ assegnazione dei compiti e per le attività didattiche.
Dai dati emersi è stato rilevato che gli strumenti digitali rappresentano un valido supporto per la didattica, strumenti che vanno a valorizzare la didattica e a favorire processi di insegnamento- apprendimento significativi.
di ISABELLA CASTAGNA
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