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Durante la seconda giornata del tradizionale evento dedicato alla Pubblica Amministrazione, il Ministro Valditara ha parlato delle novità in campo per la scuola, a partire dal Piano di semplificazioni recentemente approvato.
“Voglio dare la mia solidarietà all’Emilia-Romagna. Le scuole di Forlì e di Ravenna sono chiuse, stiamo monitorando la situazione.
Il tema della semplificazione è un tema doveroso, un tema fondamentale. La semplificazione inizia con il decreto di febbraio, riguarda proprio l’attuazione PNRR toccando il tema degli asili e delle scuole dell’infanzia per consentire di raggiungere gli obiettivi che sono stati prefissati.
Il piano di semplificazione riguarda più in generale la scuola: come ad esempio la necessità di regolarizzare sempre più l’anno scolastico con più docenti in cattedra da subito, abbattere i tempi di pagamento dei supplenti, eliminare gli adempimenti per i docenti.
Ci sono semplificazioni importanti anche per le famiglie e per i pensionamenti.
Tutta una serie di semplificazioni in 20 mosse, che sono state anche particolarmente apprezzate dai sindacati.
Uno dei temi che sono stati inseriti nella risoluzione conclusiva, e che è stata condivisa da tutti i principali paesi del G7, è stato il tema della personalizzazione dell’insegnamento: la vera rivoluzione del merito, valorizzare i talenti.
Io credo fortemente che bisogna superare quella cognizione novecentesca dove c’è un unico modello di intelligenza, tutti i modelli di intelligenza devono essere valorizzati.
Per rendere la personalizzazione sempre più efficace è necessario che ci sia un collega che organizza e coordina la stessa personalizzazione.
L’idea di collegare il mondo della scuola il mondo dell’impresa è un’idea che è realizzata in tutti i principali paesi, è talmente scontata che suona stonata una perplessità su questo punto.
Il tema dell’educazione civica è un tema importante. Quest’anno sono 75 anni della nostra Costituzione.
Se mettiamo al centro la persona noi dobbiamo capire che questa persona va rispettata e valorizzata iniziando dai nostri studenti e dei nostri insegnanti.
Dobbiamo ritornare alla cultura del rispetto delle nostre scuole e delle nostre classi, ripristinando un ambiente sereno e sicuro.
Dobbiamo rimettere il docente al centro della società, culturalmente e economicamente.”
di VALENTINA ZIN
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