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La Redazione

IL MINISTRO VALDITARA: “OGGI I GENITORI SONO POCO INFORMATI”

Il ministro Valditara vuole rivolgere una lettera ai genitori, lo fa sapere a Sky


Il ministro dell’ Istruzione, Giuseppe Valditara, vuole rivolgere una lettera ai genitori degli studenti delle scuole secondarie di primo grado per spiegare le opportunità e le richieste dei territori, in quanto i genitori, a parer suo, sono poco informati. Queste le sue parole a Sky: “Credo ci sia un problema di incremento degli stipendi dei docenti che deve essere generalizzato, poi credo nella differenziazione dei ruoli: l’insegnante tutor per esempio, deve essere pagato di più. Sono quasi 500 i milioni di euro in più per la scuola rispetto allo scorso anno, dall’edilizia alle supplenze. abbiamo deciso di investire nella scuola non di disinvestire. Certo siamo in un contesto dove domina la crisi energetica e il cuneo fiscale; alcuni lavoratori della scuola sono coinvolti da quest’ultimo provvedimento”.


Poi continua: “La sfida del merito deve coniugarsi con il rispetto: ho lanciato la sfida creando un gruppo di lavoro: bisogna ridare autorevolezza e rispetto, ridando autorevolezza ai docenti e rispetto verso le persone e i beni della collettività. Il ruolo sociale dell’insegnante deve essere valorizzato: autorevolezza e rispetto sono centrali. Ormai è diventato difficile entrare in una classe: gli episodi di bullismo, disattenzione voluta, sono moltissimi. Limitarsi alla sospensione non va bene. L’idea dei lavori socialmente utili che educa alla responsabilità. Perchè un ragazzo deve portare in classe il cellulare?” E ancora: “Oggi la famiglia è spesso una specie di sindacato del figlio”. In un altro passaggio Valditara ha detto che “l’ idea di saper accettare il fallimento significa saper ridimensionare il proprio ego, saper fare i conti con se stessi”.


Infine ha concluso: “I genitori non sono sufficientemente informati sulle possibilità che il sistema formativo offre e neanche sulle richieste del territorio. Manderò una lettera ai genitori dei ragazzi delle scuole medie per far conoscere loro quelle che per ogni regione sono le necessità del mondo produttivo, e anche le retribuzioni. Perché spesso le scelte non sono consapevoli e si sprecano opportunità. Il dialogo tra scuola e famiglie può portare a evitare la marginalità sociale”.


di ISABELLA CASTAGNA


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