Sono quattro i motivi delle sue dimissioni
Nel tardo pomeriggio di ieri il presidente della Regione siciliana, Nello Musumeci, ha dato le sue dimissioni: “Il 25 settembre in Sicilia si voterà anche per le elezioni regionali, oltre che per le politiche come avverrà in tutta Italia detto Non c’è alcun motivo politico alla fonte di questa decisione ma solo di ordine tecnico, di ordine procedurale, dettate dal buon senso”. Questo è quanto ha scritto su facebook.
Sono quattro i motivi che hanno indotto il presidente a prendere questa decisione:
Il primo riguarda “la chiusura delle scuole”, perché con il voto in scadenza bisognerebbe chiudere gli istituti due volte. E questo non è accettabile, ha detto Musumeci, perché i ragazzi perderebbero ancora giorni di lezione.
Poi, la crescita dei casi Covid perché se aumentano “i contagi non potremmo garantire a tutti gli elettori di poter esercitare il diritto di voto”.
E ancora, “tre mesi e più di campagna elettorale” perché alle politiche seguirebbero subito dopo le regionali.
E, infine, il “più significativo”, i costi che dovrebbero affrontare le istituzioni per garantire il diritto di voto, circa “venti milioni di euro” che se si votasse in due momenti raddoppierebbero: “Non è possibile e il buon senso dice di no”.
La sua scelta però non preclude la possibilità di una ricandidatura, infatti Musumeci afferma e spiega:“Sono pronto a guidare la coalizione di centrodestra per la vittoria e garantire per la seconda volta che la nostra coalizione possa guidare le sorti della Regione siciliana. E’ una scelta che non ho preso a cuor leggero, che non sottintende altri obiettivi e altri scopi, lo dico per sgombrare il campo da equivoci: dobbiamo necessariamente impedire che alle elezioni regionali si riduca il numero dei possibili votanti. Noi abbiamo dei doveri ai quali dobbiamo assolutamente guardare con grande attenzione”.
Le sue parole fanno comprendere quanto tenga al bene della regione Sicilia e quanto senta il dovere di sostenere e aiutare il suo Paese.
di ISABELLA CASTAGNA
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