Nonostante un primo momento di “frattura” tra i sindacati , la situazione sembrerebbe essere cambiata grazie al grande risultato sulla riforma del reclutamento e della carriera del personale docente.
I sindacati Cgil, Cisl, Uil, Snals e Gilda, al termine del Consiglio dei Ministri sull’approvazione delle nuove misure sulla scuola legate al PNRR, hanno inviato un comunicato unitario dove sono sottolineati i limiti del provvedimento per quanto riguarda il merito e il metodo.
Molte sono le perplessità dei sindacati: “Un piano del genere può essere definito decreto senza un confronto con il Parlamento e con i sindacati?”
"Perché la scuola continua ad essere un terreno di incursioni legislative?”
Viene contestato dai sindacati il fatto che il provvedimento faccia riferimento a “percorsi di formazione incentivati senza prevedere investimenti nuovi, va a depauperare ulteriormente le poche risorse destinate al rinnovo contrattuale”.
Al contrario, secondo i sindacati “servono risorse per la valorizzazione docente che deve essere ricondotta pienamente alla contrattazione”.
Senza considerare che il progetto che il Governo si appresta a varare “sembrerebbe non contenere alcuna misura per il personale precario che in questo modo non avrebbe alcuna possibilità di rendere stabile il proprio lavoro”.
di CLAUDIO CASTAGNA
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