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PACIFICO: “LA SCUOLA VA MESSA AL CENTRO DEGLI INTERESSI DELL’ITALIA’’

Incontro tra il Presidente dell’Anief, Marcello Pacifico,M con il leader Giuseppe Conte, la capogruppo al Senato Barbara Floridia e i parlamentari M5S


“Rimettere la scuola al centro del Paese, così come era stato fatto durante la pandemia”: a chiederlo è stato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, a margine di un incontro tenuto nella sede del Movimento 5 Stelle, in via Campo Marzio a Roma, con il leader Giuseppe Conte, la capogruppo al Senato Barbara Floridia e i parlamentari M5S in commissione istruzione sulle priorità da attuare nel comparto Istruzione. Diversi i temi trattati: il problema degli stipendi bassi, l’alto precariato, il dimensionamento previsto dal Governo e anche l’autonomia differenziata.

“C'è bisogno più di ieri – ha continuato il sindacalista rappresentativo - di mettere la scuola al centro degli interessi dell’Italia, anche se va detto che la scuola è già autonoma: non c’è bisogno di un'autonomia differenziata. Come la scuola non ha bisogno più di precarietà, ma di risorse chiare per garantire il diritto allo studio di tutti i nostri alunni. E quando dico tutti significa non differenziare per colore politico o colore di bandiere, da Sud a Nord, in particolar modo per quanto riguarda gli alunni con sostegno, ma in generale gli iscritti nella scuola pubblica”.

Durante l’intervento tenuto con i vertici del M5S, Pacifico ha ricordato che mai come oggi “la scuola ha bisogno di risorse umane e finanziarie per realizzare la sua autonomia rispetto ai nuovi tagli lineari del dimensionamento previsto dalla legge di bilancio in contrasto con il Pnrr". Proprio per realizzare gli obiettivi del Pnrr – ha ricordato Pacifico - occorre un organico aggiuntivo, cancellare l’organico di fatto e allargare l organico di diritto, anche su posti di sostegno. Bisogna pensare un canale di reclutamento per l'assorbimento del precariato, con politiche attive per favorire la natalità, con organico assegnati rispetto ai bisogni del territorio”.

Il sindacalista Anief ha spiegato perché serve “un ripensamento della gestione della fase transitoria delle graduatorie concorsuali e delle nomine con riserva". Ci vuole un tempo scuola rivisto con un obbligo scolastico durante tutto l'arco di vita dell'adolescenza e il ritorno all'insegnamento modulare nella scuola primaria”. A proposito dei problemi irrisolti sulla mobilità, il leader dell’Anief ha detto che “la continuità didattica si ottiene con una specifica indennità di sede e non con vincoli ai trasferimenti". Gli stipendi si tutelano in primis con l'adeguamento dell'indennità di vacanza contrattuale”.

“C'è bisogno di mettere la scuola al centro del Paese e per questo si devono prevedere le immissioni in ruolo su tutti i posti in deroga di sostegno introducendo corsi di specializzazione con l’accesso a tutto il personale di ruolo interessato e precario con servizio. Anief ha ribadito la necessità di tirare fuori la scuola dal progetto sull'autonomia differenziata perché è già autonoma per Costituzione”, ha concluso il suo leader nazionale.


di CLAUDIO CASTAGNA


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