Rese pubbliche le indicazioni operative delle norme sul riconoscimento della carriera del personale docente e tecnico amministrativo AFAM
Il Ministero dell’Università e della Ricerca con la nota 10872 del 12 settembre 2023 fornisce le indicazioni operative e attuative delle norme sul riconoscimento dei servizi ai fini della ricostruzione della carriera del personale delle istituzioni afam introdotte dal cosiddetto decreto legge infrazioni (dl 69/23 art. 11)
Come è noto le nuove disposizioni prevedono per il personale docente e tecnico amministrativo delle AFAM, il riconoscimento integrale, ai fini giuridici ed economici, del servizio prestato nel periodo antecedente l’immissione in ruolo.
Con particolare riferimento ai docenti, il provvedimento stabilisce che ai fini del computo dell’anzianità agli effetti della carriera sia considerato il servizio di insegnamento effettivamente prestato. In precedenza, invece, per la valutazione dei servizi erano sufficienti 180 giorni per anno accademico.
Sulla base di queste novità, il MUR fornisce le seguenti indicazioni:
con “servizio non di ruolo” si intende il servizio prestato con contratto di natura subordinata a tempo determinato;
il riconoscimento integrale del servizio pre-ruolo per il personale tecnico amministrativo è applicabile esclusivamente ai servizi prestati presso istituzioni AFAM, scuole e altre istituzioni di istruzione o educazione pubbliche;
le nuove norme si applicano a tutti i provvedimenti di ricostruzione di carriera adottati a partire dal 14 giugno 2023, anche se riferiti a personale immesso in ruolo in data precedente;
ai fini previdenziali le nuove disposizioni operano con effetto sulle anzianità contributive maturate a decorrere dalla data di entrata in vigore del Decreto Legge (14 giugno 2023);
il riconoscimento integrale del servizio pre-ruolo per il personale tecnico amministrativo è applicabile anche all’eventuale servizio di ruolo svolto in carriera inferiore (ad esempio a seguito di “progressione verticale”);
per i giudizi relativi a ricostruzioni di carriera pendenti innanzi al Giudice del lavoro alla data di entrata in vigore del Decreto Legge (14 giugno 2023), le Istituzioni adotteranno autonomamente un provvedimento di ricostruzione carriera, in applicazione della nuova disciplina, ed avranno cura di trasmetterlo al Ministero, ai fini del deposito nel relativo giudizio.
Infine, il MUR ricorda l’obbligo di effettuare i provvedimenti di ricostruzione di carriera nel rispetto delle indicazioni sopra esposte. I provvedimenti dovranno essere successivamente sottoposti alla Ragioneria Territoriale di competenza.
di CLAUDIO CASTAGNA
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