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RIFORMA PENSIONI: QUESTA MATTINA L’INCONTRO TRA GOVERNO E SINDACATI

La Redazione

Come annunciato la settimana scorsa, nella giornata di giovedì 9 febbraio 2023 si sarebbe dovuto tenere l’incontro fra il Governo e i sindacati per fare il punto sulla Riforma pensioni e sulla questione Opzione donna, ma che a causa di alcuni impegni istituzionali, Marina Calderone, Ministro del Lavoro, ha dovuto posticipare al 13 febbraio, ovvero oggi.

Infatti, proprio questa mattina si è svolto l’incontro, anche se, secondo alcune prime fonti, non sembrerebbe esserci alcun tipo di punto d’incontro per quanto riguarda le due tematiche, se non una proposta per cercare di estendere i beneficiari dell’Opzione donna.

Inoltre, si starebbe valutando la possibilità di estendere i quattro mesi di anticipo per ogni figlio fino ad un massimo di 12 mesi a tutte le forme pensionistiche per le donne.


Perplessi su quanto accaduto i sindacati Cgil e Uil. Per la Cisl, invece, ci sarebbero i buoni presupposti per avviare un percorso costruttivo.


“Nell’incontro tenutosi questa mattina al Ministero del Lavoro, con cui si è aperto il confronto di merito sulla previdenza di giovani e donne, la Cisl ha posto all’attenzione del Sottosegretario Durigon le proposte per una maggiore tutela previdenziale delle lavoratrici che riguardano non solo ripristino di opzione donna con i requisiti di 58/59 anni di età e 35 di contributi ma anche la possibilità di anticipo del pensionamento, sia per la pensione di vecchiaia che per l’anticipata in relazione al numero di figli, la maggiore copertura previdenziale del lavoro di cura e la necessità di aprire un confronto sui futuri trattamenti dei giovani sia con una pensione contributiva di garanzia che integri i redditi pensionistici più bassi, sia rilanciando la previdenza complementare”.


Lo ha dichiarato il segretario confederale della Cisl Ignazio Ganga al termine dell’incontro. “Apprezziamo il fatto che il Ministero riconosca che l’opzione donna come uscita nell’ultima legge di bilancio debba essere rettificata per ripristinare una misura più equilibrata e siamo in attesa di un riscontro più dettagliato che risponda alle aspettative sindacali. Il Ministero ha manifestato una prima disponibilità in ordine all’estensione di un anticipo di 4 mesi sul pensionamento per le donne con figli allargando a chi sta nel sistema misto la portata di una norma che già esiste per chi rientra nel contributivo puro e l’apertura a ragionare di una integrazione al trattamento minimo per chi ha contributi solo dopo il 1995. Sarebbe anche allo studio la possibilità di eliminare o ridurre in modo sostanziale il vincolo minimo di 1,5 volte l’assegno sociale per accedere alla pensione di vecchiaia nel sistema contributivo – così come richiesto dalla piattaforma sindacale – che attualmente limita in maniera sostanziale gli accessi al pensionamento, condizionando in particolare le donne e coloro i quali hanno avuto carriere frammentate. E’ stata inoltre confermata l’intenzione di riproporre la Commissione preposta ad analizzare la separazione della spesa previdenziale rispetto a quella assistenziale, come sarebbe in corso una valutazione con il MEF rispetto alle platee e alle risorse disponibili. La Cisl continuerà ad impegnarsi sul tavolo negoziale per rendere il sistema previdenziale più equo e socialmente sostenibile attraverso una riforma strutturale della legge Fornero”.


di CLAUDIO CASTAGNA


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