Comunicato FLC CGIL
La FLC CGIL, a firma del segretario generale Francesco Sinopoli, ha inviato una lettera al nuovo ministro Valditara in vista dell’annunciata revisione della normativa dei Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento (PCTO).
In considerazione del fatto che le Linee guida relative ai PCTO prevedono il vincolo del monte ore minimo di 90 ore nel triennio finale per i licei, 150 per gli istituti tecnici e 210 per gli istituti professionali, le scuole sono tenute a un obbligo formale che le costringe ad attivare convenzioni sul territorio e, spesso, si tratta di forzature che risultano pericolose e inutili.
Accanto alle verifiche istituzionali richieste a livello confederale dalla CGIL sul mancato risarcimento per morte, svelate dalla vicenda dello studente Giuliano De Seta, che hanno portato all’incontro fissato dalla ministra del Lavoro Marina Elvira Calderone per il 12 gennaio 2023, è indispensabile un ripensamento dell’impianto pedagogico e didattico dei PCTO.
A partire dal 2015, anno di introduzione dell’obbligo di alternanza scuola lavoro in tutte le scuole secondarie di II grado, la FLC CGIL ha ripetutamente avanzato proposte, emendamenti e raccolte di firme finalizzati a eliminare l’obbligo delle attività dei PCTO. Oggi il Ministro ha annunciato di voler rivedere la normativa ed è indispensabile avviare un serio ripensamento del rapporto tra istruzione e luoghi di lavoro, non per eliminare il collegamento tra apprendimento e attività concreta, ma per riportare il valore della laboratorialità al centro del percorso di istruzione, “con un investimento serio in tempi e spazi per imparare con concretezza e interesse”.
Con la lettera, la FLC CGIL, in vista delle auspicabili modifiche annunciate, invita il Ministro Valditara a discutere della riforma dei PCTO e del ruolo centrale da riservare alle scuole, tenendo conto dell’elaborazione culturale e pedagogica della comunità scolastica.
di VALENTINA ZIN
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