Nella giornata di ieri, proprio in vista dell’inizio del nuovo anno scolastico 2022-23, il Ministero dell’Istruzione ha pubblicato il Vadecum con gli aspetti tecnici inerenti alle indicazioni finalizzate a placare gli effetti provocati dal Covid-19 in ambito scolastico.
Rino Agostiniani, tesoriere della Società Italiana di Pediatria, si è soffermato sulle linee guida, affermando: “Bene le norme previste dal Governo per la riapertura delle scuole a settembre, ma serve buon senso da parte dei genitori. La priorità in questo momento è riprendere un’attività didattica che sia il più normale possibile. La perdita di rapporti tra pari, la difficoltà nel seguire la didattica a distanza e l’interruzione delle attività ludico motorie hanno portato a un aumento del disagio psicologico e dei disturbi comportamentali. E hanno causato, in bambini e ragazzi, cicatrici di cui continueremo a vedere il segno”.
Per quanto riguarda le indicazioni dei pediatri sui sintomi significativi, Agostiniani pensa che la situazione non sia delle migliori, nonostante sia stato deciso che in classe si può restare anche se gli alunni dovessero presentare lievi sintomi tipo un raffreddore e che l’obbligo della mascherina in classe sia stato rivolto solo a studenti “fragili’’.
A seguire, Rino Agostiniani, ribadisce che “in caso di sintomi significativi, come febbre e tosse insistente, l’alunno va lasciato a casa e comunque va contattato il pediatra di riferimento. Speriamo che le famiglie italiane siano ora responsabilizzate e mostrino il buon senso nella gestione dei sintomi influenzali dei propri figli, nell’interesse della salute del proprio bambino e di tutta la comunità. Anche perché, se manca il buon senso, corriamo il rischio di tornare a vedere una risalita importante dei contagi da Sars-Cov-2 e di tornare a nuove misure restrittive, come indicato anche dalle linee guida stesse”.
di CLAUDIO CASTAGNA
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