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ANNO SCOLASTICO 2023/24: CI SARANNO 127 MILA ALUNNI IN MENO

In base al calo demografico, la legge di Bilancio ha previsto un dimensionamento scolastico


Nel prossimo anno scolastico gli alunni saranno 127 mila in meno rispetto a quest’ anno. Da quanto emerge dalle proiezioni dell'Istat, nel 2050 se si dovesse continuare verso questa direzione si arriverà ad avere 5 milioni di italiani in meno, con un forte calo delle nascite.

La diminuzione degli alunni potrebbe creare non pochi problemi agli organici dei docenti, anche se il prossimo anno ci sarà un incremento dei posti di sostegno, dei posti di educazione motoria alla primaria, si registrerà una diminuzione dei posti comuni. In base al calo demografico, la legge di Bilancio ha previsto un dimensionamento scolastico, con un taglio di sedi e organico che avranno i primi effetti già dall'anno prossimo.

A pronunciarsi in merito all’ argomento Giuseppe D'Aprile della Uil scuola: «ll calo demografico è accertato, ma sulla scuola si fa cassa e non si investe. La scelta di politiche restrittive continua ad essere il segno di una politica che continua a considerarla fonte di risparmio e non di investimento. La denatalità che ha portato quest'anno ad un calo di circa 127.000 studenti è l'occasione per un cambio di registro. Una opportunità per una didattica personalizzata, per classi a misura di studente. Si continua - a leggere i numeri degli organici che il ministero sta programmando - ad attuare la politica dei tagli con un piano di dimensionamento degli istituti scolastici (contratti all'osso) previsto nella Legge di bilancio. Un'occasione persa per formare classi meno numerose. Non registriamo alcun cambiamento anche per il personale Ata, che si è dimostrato fondamentale e indispensabile - per il buon funzionamento delle scuole - durante l'emergenza epidemiologica e lo sarà per far fronte a sempre più carichi di lavoro dovuti anche all'impatto, nelle segreterie, dei fondi sul Pnrr, l'amministrazione, ancora una volta, è rimasta sorda alle richieste della Uil Scuola Rua per invertire la consueta rotta e aumentare l'organico».

di ISABELLA CASTAGNA


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