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La Redazione

GAVOSTO: “I FONDI PER LA SCUOLA DOVREBBERO ESSERE USATI DIVERSAMENTE”

Andrea Gavosto ne ha parlato giovedì 13 ottobre all’ incontro su scuola e mobilità sociale nell’ ambito del ciclo “Ne parliamo in Sapienza “


Sono in tanti a chiedersi con la formazione del nuovo Governo chi sarà il prossimo Ministro dell’ Istruzione e come sarà riformata la scuola. A parlarne giovedì 13 ottobre, all’ incontro su scuola e mobilità sociale nell’ ambito del ciclo “Ne parliamo in Sapienza “, promosso dal Cidic dell’ Università di Pisa, Andrea Gavosto, l’ economista, direttore della Fondazione Agnelli, che ha spiegato come dovrebbe cambiare il sistema scolastico, per garantire mobilità sociale: “Una soluzione per rimettere in moto l’ascensore sociale è quello di adottare il tempo pieno non solo nelle scuole elementari, ma anche alle scuole medie per sviluppare competenze trasversali, ridurre le disuguaglianze e aiutare nell’orientamento per i passaggi successivi”. Secondo Gavosto i fondi a disposizione dovrebbero essere usati diversamente com’ è stato fatto finora : “La scuola è bloccata e non è vero che in Italia si investa meno nell’istruzione, perché le risorse pubbliche sono in linea con quelle degli altri paesi avanzati. E’ vero però che non si spende in formazione, non si spende in strumenti didattici ed edilizia scolastica”.

Il direttore della Fondazione Agnelli ha concluso: “Una soluzione, oltre a quella del tempo pieno non solo alle elementari, è imitare la Francia, abolendo gli indirizzi garantendo un nucleo di materie di base insegnate nello stesso modo e con la stessa qualità per dare a tutti le stesse opportunità di apprendimento. E poi una serie di materie opzionali. Un sistema analogo a quello dei sistemi scandinavi”.

Secondo il docente di didattica e storia della fisica dell’Università di Pisa, Paolo Rossi, “non valorizzare la scuola è una scelta politica, che non voglio attribuire a un’area in particolare, ma è più facile governare un paese di persone non troppo istruite”.” Il cambio di passo si avrà quando ci sarà un premier che tiene per sé la delega all’istruzione, che ora invece è la cenerentola dei ministeri”, questo è quanto afferma il presidente del consorzio interuniversitario Almalaurea, Ivano Dionigi.

di ISABELLA CASTAGNA


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