Bernini: “Uno straordinario risultato in termini di finanziamento e di opportunità per i nostri ricercatori”
Dalle transazioni digitali e ambientali all’innovazione in azienda e nella Pubblica Amministrazione. Dal Patrimonio culturale alla ricerca scientifica. Sono 18.770 le borse di dottorato che saranno bandite per il prossimo anno accademico, 2023-2024, dal Ministero dell’Università e della Ricerca.
Il Ministro Anna Maria Bernini ha firmato i decreti numero 117 e numero 118 con cui si ripartiscono le risorse e si avvia la procedura di accreditamento dei corsi di dottorato per il nuovo anno accademico, nella more della registrazione della Corte dei Conti. L’investimento è di oltre 726 milioni di euro e rientra tra gli stanziamenti previsti dal Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR).
“Questi bandi sono uno straordinario risultato in termini di finanziamenti e di opportunità per i nostri futuri ricercatori, per gli atenei e per le imprese”, spiega il Ministro Bernini che aggiunge: “Noi vogliamo che la ricerca sia il motore per lo sviluppo del Paese e questi bandi sono una delle strade da percorrere, consapevoli che il nostro intervento non può esaurirsi qui. Dobbiamo avere una visione di lungo respiro che vada oltre la scadenza del 2026 prevista dal PNRR. Dobbiamo fare in modo che queste risorse siano un reale investimento per il futuro della ricerca e per la crescita dell’Italia”.
Delle 18.770 borse di dottorato che gli Atenei potranno attivare per il 2023-2024, il maggior numero sarà destinato ai dottorati innovativi con le imprese. L’obiettivo è quello di rispondere al fabbisogno delle imprese di professionalità altamente qualificate e specializzate.
Di seguito la ripartizione delle risorse:
13.292 - borse per dottorati innovativi
2.539 - borse per dottorati per gli ambiti toccati dal PNRR, i cosiddetti ‘generici’
2.140 - borse per dottorati per la pubblica amministrazione
389 - borse per dottorati per il patrimonio culturale
410 - borse per dottorati in programmi dedicati alle transizioni digitali e ambientali
Per le imprese che cofinanziano al 50 per cento le borse di dottorato innovativi è prevista un’ agevolazione fiscale in relazione alle assunzioni a tempo indeterminato di personale in possesso di dottorato di ricerca. Una misura prevista sempre nell’ambito dei finanziamenti del PNRR e inserita nel decreto-legge approvato nei giorni scorsi dal Consiglio dei Ministri. L’esonero sarà applicato per 24 mesi a partire dall’1 gennaio 2024 e fino al 31 dicembre 2026 nel limite massimo di 7.500 euro a assunzione.
Quanto all’ammontare delle borse di ricerca, transizioni digital e green, ricerca PNRR, pubblica amministrazione e patrimonio culturale, potranno contare ciascuna su uno stanziamento di 60.000 euro. Per i dottorati innovativi l’investimento complessivo è di 30.000 euro in cofinanziamento con le imprese private.
Le risorse saranno assegnate alle Università statali e non statali legalmente riconosciute e agli Istituti universitari a ordinamento speciale. Rispetto al bando precedente, gli Atenei e gli Istituti che potranno attivare i dottorati per il 2023-2024 salgono a 99, grazie all’accreditamento della Scuola Superiore Meridionale. Per accedere agli stanziamenti le attività dovranno essere avviate entro il 30 dicembre 2023. Nell’eventualità di borse non assegnate le disponibilità residue potranno essere utilizzate per il ciclo successivo, nell’anno accademico 2024-2025.
di CLAUDIO CASTAGNA
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